sabato 31 marzo 2018

DIVENTIAMO tutti VEGANI?

A Pasqua tanti di noi quest'anno non mangeranno carne d'agnello, ma non perché siamo improvvisamente diventati tutti vegani, o vegetariani, ma perché siamo piuttosto disgustati a vedere il ripetersi, ogni santo anno, di questa strage di cuccioli innocenti.

Agnello e bambina
Agnellino
Certamente, se ci fermiamo a riflettere alle condizioni in cui vengono tenuti molti degli animali che noi mangiamo, dalle galline, ai polli, alle mucche, ai vitelli, ai maiali, beh, ci sarebbe davvero da diventar tutti vegani, ma non tutti ce la fanno, o non vogliono, chi lo sa; fatto sta che i vegeteriani ed i vegani restano una minoranza della popolazione mondiale.

Una minoranza destinata ad aumentare.

In Italia, un milione e ottocentomila persone hanno già fatto questa scelta; in Gran Bretagna, le vendite di cibo vegano, sono aumentate in pochi anni del 1500%!
La Cina invece, ha preso un impegno specifico: vuole dimezzare il consumo di carne a breve termine, e c'è da scommettere che ci riuscirà senz'altro, anche considerando che la loro alimentazione è sicuramente diversa da quella mediterranea.


Vegani famosi.

Brad Pitt, Beyoncè, Stevie Wonder, sono già passati dall'altra parte, e molti atleti, come ad esempio Messi, stanno dichiarando quotidianamente che la carne fa male alle prestazioni. 
Ma potremmo ricordare anche Paul Mc Cartney, Lisa Simpson, Pamela Anderson, Prince, Red Ronnie, Umberto Veronesi e Pitagora, che dette il proprio nome al primo movimento vegetariano che si ricordi; all'epoca infatti, quelli che non mangiavano carne si definivano "Pitagorici".

Vegetariani o Vegani?

Per quelli di noi, pochissimi, che ancora non sanno qual'è la differenza, eccola qui: il vegetariano non mangia carne, ma si concede uova, formaggio, pesce, latticini. Il vegano non assume alcun alimento che derivi direttamente o indirettamente dall'uccisione o dallo sfruttamento degli animali.


Fa bene o fa male?

Se consideri unicamente il bene degli animali, beh, ovvio, meglio essere vegetariani, perché, insomma, almeno i prodotti paralleli, per quanto mi riguarda, io li lascerei... a dire proprio tutta la verità, io non potrei affatto rinunciare del tutto alle gioie della carne, ma, insomma... mi piacerebbe diminuirne il consumo, questo sì.

Come abbiamo visto poc'anzi, il prof. Veronesi era un convinto sostenitore del vegetarianesimo, perché sosteneva che le tossine residuali della carne, sono tra gli elementi che favoriscono l'insorgere di molti tipi di cancro.
Altri scienziati però, al contrario, affermano che non potremmo sopravvivere a lungo, senza quel tipo di proteine che solo la carne animale può fornire.
Quale sarà la verità?
Non sarà che, come al solito, la verità sta nel mezzo?

Credo che dovremmo fare tutti delle scelte consapevoli, quando stabiliamo quale sarà il nostro menù e quello della nostra famiglia, cercando di utilizzare tutti i tipi di proteine che ci sono disponibili, non solo quelle della carne, sforzandoci di variare ogni giorno gli alimenti, colorando la nostra tavola con tutto quello che la natura ci fornisce, dalle verdure alla frutta fresca, ai legumi, ai cereali, alle proteine, appunto, ma che siano soltanto una parte, non la gran parte dell'alimentazione.




giovedì 29 marzo 2018

LE UOVA DELLA PASQUA

Scommetto che ogni tanto ce lo domandiamo:
Ma perché a Pasqua si usano le UOVA?

Uova colorate e Pupazzi fatti in casa per la tavola di Pasqua
Uova e Pupazzi decorati

Uovo, simbolo di vita

L'uovo da sempre rappresenta la vita, ed in particolare l'origine di essa.
Gli egiziani addirittura consideravano l'uovo come il massimo simbolo del creato, dato che lo vedevano racchiudere in sé tutte e quattro le forze fondamentali, aria, acqua, terra, fuoco. Alcune culture pagane ritenevano che la terra fosse la parte di sotto di un uovo gigante, mentre il cielo era quella di sopra; gli antichi Persiani facevano dono di uova agli amici e i parenti, in occasione della Primavera, mentre i Celti le facevano rotolare, per imitare il cammino del sole. 

Come simbolo di rinascita, l'uovo si trova frequentemente nelle antiche tombe delle civiltà che ci hanno preceduto, in materiali e colori diversi; in Francia e in Gran Bretagna, esiste tuttora la tradizione di nascondere le uova colorate nei prati e nei giardini, per poi farle andare a cercare dai bambini, ai quali si racconta che si tratta di doni lasciati dalle fate, dagli elfi, o da altre creature immaginarie.
Uova decorate
Uova decorate

Le uova diventano preziose

Nei secoli successivi, in particolare nel Medioevo, le semplici, banali, uova decorate, vennero sostituite da manufatti più preziosi; sembra che il primo a farsi venire quest'idea, sia stato Edoardo I° d'Inghilterra, il quale commissionò agli artisti di corte, la creazione di uova "gioiello" da regalare ai suoi ospiti, in occasione della Pasqua.
Poi venne il periodo di Fabergé, che fu l'inventore di quelle meravigliose realizzazioni ispirate alle uova, che tutti conosciamo, ed infine il cioccolato, sembra ad opera di Lindt, nel 1789, e di Van Houte, nel 1825.
Uovo di Fabergé
Uovo di Fabergé

In alcune delle campagne italiane, in Abruzzo sicuramente, resiste tuttora la tradizione di decorare le uova bollite, per poi giocare tutti insieme, bambini ed adulti, ad una specie di gioco delle bocce, riadattato per le uova pasquali.
Colazione di Pasquetta con pane pasquale, uova e salame
Colazione di Pasquetta

A parte comunque le uova di cioccolato, che sono molto desiderate dai bimbi, in particolare per le sorprese che contengono, le uova sono molto presenti in tutte le preparazioni del periodo pasquale, nelle pizze, nelle focacce rustiche, nei ripieni, nei dolci, ma anche semplicemente così come sono, bollite e sbucciate, per la colazione di pasquetta, insieme al salame e al pane pasquale, diverso da regione a regione.
Pane con le uova
Coccoi cun soi

E se volessimo decorarle noi?

Non pensare per niente a prendere i colori a spirito di tuo figlio, se vuoi colorare le uova, ma devi armarti di pazienza e buona volontà ed usare colori naturali, commestibili, in modo da non dover buttare via tutto, perché, come si sa, il guscio dell'uovo è poroso, non è completamente impermeabile, per cui le cose che vengono a contatto con il guscio, per forza di cose, penetrano anche all'interno.
Dunque, ti serviranno: rape rosse per il rosso, spinaci per il verde, carota o curcuma, per il giallo, cavolo rosso per il blu, caffè nero per il marrone.
Aggiungi l'alimento adatto all'acqua della bollitura delle uova, e il gioco è fatto!





giovedì 15 marzo 2018

BENEDETTO YOGURT...

UN ALIMENTO STRAORDINARIO 

💙CHE AMIAMO ANCORA TROPPO POCO💙

yogurt con noci e mirtilli
Yogurt con mirtilli e noci
Lo so che siamo italiane e che questo alimento non fa parte della nostra tradizione, però ragazze, quando una cosa fa bene, bisogna imparare ad usarla, o sbaglio?
Comunque io sono convinta che la maggior parte di voi sia già una consumatrice accanita di yogurt come me, chi non lo è, lo diventerà dopo aver letto questo post!

Che cos'è lo yogurt

Lo yogurt è latte fermentato con l'aggiunta di alcuni batteri che fanno molto bene al nostro organismo: Lactobacillus bulgaricus, e treptococcus thermophilus.
Non ti spaventare! 😅😅 Niente di preoccupante!
Questi batteri sono buoni, anzi, sono necessari, tant'è vero che il nostro intestino dovrebbe già possederne un certo numero.
Purtroppo, a causa della nostra vita non più tanto legata alla natura, delle medicine che prendiamo, in particolare gli antibiotici, dello stress, dell'alimentazione troppo artificiale, questi batteri non sono più sufficienti a svolgere il loro normale compito dentro di noi.
Ecco che può intervenire lo yogurt!

yogurt more mirtilli lamponi
Yogurt con more mirtilli lamponi

Che cosa può fare lo yogurt

Tanto per cominciare, lo yogurt, grazie ai batteri che contiene, aiuta la flora batterica intestinale a ripopolarsi; già questo solo fatto, rende lo yogurt molto prezioso, in quanto questi batteri nell'intestino sono gli unici nostri alleati contro i microrganismi "cattivi"; in secondo luogo, aiuta a disintossicare il fegato, migliora l'aspetto della pelle, favorisce lo sviluppo dei muscoli, stimola il sistema immunitario, e... udite udite... sembra che possa aumentare anche la fertilità maschile!

Con queste premesse, che ne dite? Ce lo mangiamo?
In teoria dovremmo abbandonare la nostra idea di colazione a base di latte e biscotti, o latte e cornetto, o - mamma mia per carità - merendine confezionate!
Spero proprio che nessuna di voi lo faccia.
Proviamo ad interessarci a questo alimento favoloso, compriamolo principalmente bianco e naturale, e tuffiamoci dentro tutto quello che ci piace! Noci, mandorle, lamponi, more, mirtilli, fragole, banane, ma anche semi, di sesamo, di zucca, di lino, quello che vi piace di più.
Potete anche aggiungere delle piccole scaglie di cioccolato, meglio se fondente.
yogurt con cioccolato e noci
Yogurt con cioccolato e noci

Secondo i nutrizionisti, questo è in assoluto il modo migliore per iniziare la giornata, senza appesantirsi, ma avendo donato al nostro corpo tutto quello di cui ha bisogno.

Buona colazione!



lunedì 12 marzo 2018

PARMIGIANO O GRANA?

Quante di noi si sono fermate davanti al banco dei freschi al supermercato, chiedendosi quale acquistare? 

formaggio parmigiano reggiano e grana padano
Parmigiano e Grana

Guarda, qui puoi dirlo, nessuno ti giudica, e nessuno ti ascolta.


Uno dei formaggi più amati ed acquistati in Italia, ma molto gradito anche nel resto del mondo, tanto che se ne fanno molte imitazioni, soprattutto negli Stati Uniti, ma senza grandi risultati.

In Italia se ne producono molte varietà, ovviamente le più conosciute sono il Parmigiano Reggiano ed  il Grana Padano, ma seguono a ruota il Trentin Grana, il Piemonte, il Granone di Lodi.
Oltre a queste denominazioni, poi, ci sono tutti gli altri formaggi a pasta dura, da grattugiare o da sgranocchiare, che hanno in comune, con i parenti più noti, la lavorazione, la stagionatura, la consistenza, più o meno il sapore.

Ma ci sono differenze?

Certo che ci sono.
Tra il Parmigiano e il Grana ci sono alcune minime differenze, che incidono pochissimo o niente sulla qualità finale.
- Il Parmigiano contiene solo latte, caglio e sale; il Grana contiene anche il lisozima, una proteina estratta dall'uovo, necessaria ad evitare la presenza di spore nel formaggio. Questa differenza deriva dal fatto che le mucche utilizzate per il Parmigiano mangiano foraggio, mentre quelle che producono il latte per il Grana si nutrono di insilati di mais; gli insilati sono gli stessi foraggi, trinciati, pressati e rinchiusi ermeticamente nei silos.
- Il Grana viene prodotto dal latte munto due volte al giorno, e privato della crema grassa solo tramite affioramento naturale, poi lavorato con il caglio di vitello; il Parmigiano segue lo stesso procedimento ma con una variante: il latte munto la sera viene lasciato riposare per tutta la notte, poi aggiunto a quello munto alla mattina, e lavorato con il caglio di vitello.
- Il Parmigiano Reggiano è prodotto solo in alcune specifiche località: Modena, Mantova, Bologna, Parma, e Reggio Emilia.
- Il Grana Padano invece, raccoglie 130 produttori delle regioni: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Piemonte.

Valori nutrizionali

Per quanto riguarda i nutrienti fondamentali, Parmigiano e Grana si assomigliano molto, stessi livelli di proteine, energia, grassi, acido lattico; nel Parmigiano prevalgono: vitamina A, PP, E, K, Colina e Biotina. Nel Grana invece prevalgono: magnesio, rame, ferro, zinco, magnesio, selenio, iodio, e le vitamine B6, B12, D3.

I benefici

50 grammi al giorno di questo tipo di formaggi, forniscono all'organismo dal 50 all' 80 per cento degli amminoacidi essenziali, e il 25 per cento delle proteine necessarie.
Tuttavia è necessaria un po' di prudenza per le patologie cardiovascolari, a causa dei grassi saturi e del colesterolo, ma sono molto preziosi per la salute delle ossa e per contrastare l'invecchiamento cellulare.

Riassumendo, tranquille!
Sia l'uno, sia l'altro, sia tutte le varietà che si possono trovare sui banchi formaggi, sono molto utili per la nostra salute, e non ci sono grandi differenze tra l'uno o l'altro prodotto. Acquistiamoli tranquillamente.

Parmigiano Reggiano
Grana Padano




domenica 11 marzo 2018

RISPARMIARE SPAZIO IN CASA ed eliminare le cianfrusaglie

Hai un' idea di quanto spazio puoi risparmiare, se butti via tutta le cose inutili?


La primavera è alle porte, e presto saremo impegnate a ripulire in profondità le nostre case; si tratta di un'abitudine che arriva da molto lontano, da quando le nostre ave rinnovavano qualunque cosa all'arrivo della bella stagione, la dispensa, il guardaroba, la soffitta, la cantina etc.
Oggi che non abbiamo tutti questi spazi da ripulire e rivedere, cerchiamo di prenderci cura di quelle due - tre stanze che il nostro appartamento ci mette a disposizione.

Dobbiamo ammetterlo, nella nostra vita accumuliamo tante di quelle cose inutili, che ci si potrebbero riempire altre tre - quattro vite, non si sa perché, probabilmente perché la pubblicità ci fa sentire come necessarie delle cose che non lo sono affatto. Ed è un peccato, perché dentro di noi, abbiamo un profondo bisogno di pulizia, di ordine, di essenzialità, di vedere ogni cosa al suo posto, ed un posto per ogni cosa.

Dunque bisogna farlo. 
Fare spazio, nella filosofia Feng Shui, significa stimolare e liberare il circolo vitale e ripristinare l'energia; togliere le cose che ingombrano, d'altronde, offre un vero e proprio aiuto per muoversi e respirare meglio.

Ma come si fa a gettare via qualcosa?

Le domande suggerite sono: "Questo oggetto mi fa felice?" ed anche: "Questo oggetto fa felice qualcuno in famiglia?" Ovvio che se la risposta è sì, l'oggetto rimane, se è no, parte senza rimorsi.
C'è un'altra domanda che si potrebbe aggiungere: "Questo oggetto, può essere utile a qualcun'altro?"
Questa è potente. Magari conservi qualcosa per il momento futuro in cui potrebbe servire, e... sì, anch'io lo faccio, non ti devi vergognare...
Ma se ti fai questa domanda e la risposta è sì, ebbene, questo può aiutarti a liberarti di quell'oggetto senza avere la sensazione di gettarlo via, lo stai dando per qualcuno o per qualcosa affinché abbia una sua seconda vita, e questo è bello!

Eliminare i doppioni

Spesso ci capita di acquistare la stessa cosa più di una volta, semplicemente perché ci dimentichiamo di averla, oppure "questa" sembra migliore di "quella".
E così ci ritroviamo a gestire doppioni, ma anche tripli, quatrupli... è il momento di decidere, ragazze, uno solo basta e avanza, e il resto via!


Le quattro scatole

Questa è l'ultima speranza, se le altre strategie non hanno funzionato.
Prepara quattro scatole, e scrivi sopra: DA SALVARE, DA GETTARE, DA DONARE, DA RICICLARE.
In questo modo, le cose da gettare saranno soltanto in una scatola, mentre le altre daranno nuove possibilità agli oggetti che ti stanno intasando la vita.
Infine, se ci sono molte cose che ti legano a ricordi speciali, per non perderle del tutto, fai delle fotografie, in questo modo il ricordo resterà a tua disposizione lo stesso, senza ingombrare troppo.




giovedì 8 marzo 2018

8 MARZO, FESTA DELLE DONNE

Ma tu, festeggi la festa delle donne?


In questo momento così delicato per la storia del nostro paese, immaginare di festeggiare le donne, non sembra molto appropriato, ma tant'è, rassegnamoci, e piuttosto, cerchiamo di capire perché questa giornata è dedicata alle donne.

L'incendio in fabbrica

Non esiste.
Si tratta di una leggenda, di un falso storico, definiscilo come ti pare, ma non è mai successo che alcune donne siano state chiuse in fabbrica da un padrone crudele, che non voleva farle scioperare. La storia racconta che queste operaie furono poi uccise tutte senza scampo a causa di un incendio.
C'è stato un incendio a New York, ma fu nel 1911 e non nel 1908 come racconta la storia, e morirono 146 operai, tra cui anche molte donne, ma non era l'8 marzo.

The Woman's Day

Il 1908 fu comunque, in effetti, un anno fondamentale per la rinascita dei diritti delle donne. Dico rinascita, perché nel passato, in molte civiltà antiche, la donna era considerata molto importante; nel Paleolitico era oggetto di culto, per via della sua fecondità; nella civiltà egiziana aveva molto prestigio, e le era affidata tutta l'economia familiare; nella civiltà cretese svolgeva spesso importanti funzioni sacerdotali; dai romani in poi cominciano invece gli anni bui, dai quali non ci siamo mai del tutto affrancate. 
Nel 1908, dicevamo, ebbero luogo varie conferenze e confronti, soprattutto all'interno del movimento socialista, il quale indisse a Chicago la prima conferenza nazionale socialista per le donne, in seguito denominata The Woman's Day, stabilita per la fine di febbraio dell'anno seguente.
Dunque la prima giornata della donna fu il 23 febbraio 1909.

L'8 Marzo

Il primo 8 Marzo che si ricordi, è quello di San Pietroburgo, nel 1917, durante il quale le donne manifestarono per chiedere la fine dei combattimenti, della Prima Guerra Mondiale. Ricordando questo evento, a Mosca, nel 1921, fu istituita definitivamente la Festa delle donne nella data 8 Marzo, appunto.
In Italia, tanto per distinguerci, abbiamo festeggiato nel 1922, ma era il 12 Marzo, non l'8.
Dal 1944 l'UDI, Unione Donne Italiane, stabilì finalmente l'8 Marzo, e nel 1946 scelse la mimosa come fiore simbolo di questa festa.
Ma in realtà, detto fra noi, non se ne fece niente fino al 1977, quando nacque il primo movimento femminista italiano, che fece diventare questa festa sempre più importante e densa di significato.

La Festa della Donna oggi

Oggi, se dobbiamo essere sincere, sulla carta abbiamo tutti gli stessi diritti che ha un uomo. 
Sulla carta.
Poi, nella realtà di tutti i giorni, sulle nostre spalle gravano pesanti responsabilità e pochi onori.
Ma è proprio perché siamo il sesso migliore, quello più intelligente, e quello più sensibile, che festeggiamo questa giornata con l'orgoglio di essere nate donne, con tutto quello che comporta questa diversità.
La nota dolente è il fatto che l'altro sesso, l'uomo, continua a considerarci come sua proprietà, e come tale, poco padrona delle proprie scelte; continua a voler decidere della nostra vita, e continua purtroppo anche ad ucciderci, se dimostriamo di non essere d'accordo con lui.



Quello che possiamo e dobbiamo fare

Nel rispetto della profonda differenza che esiste tra noi e loro, continueremo ad amare gli uomini, ma non permetteremo loro di decidere per noi, neanche quando siamo talmente innamorate da non accorgerci che sta diventando il nostro padrone.
Stiamo attente, quindi, ad ogni minimo segnale di autorità mal celata, scappiamo subito, prima che sia troppo tardi, e mettiamo una distanza sufficiente tra noi e lui. Definitiva.
Aiutiamoci fra noi, perché anche oggi, sono pochissime le realtà che ci aiutano veramente.
Confidiamoci, raccontiamoci le cose, cerchiamo di essere alleate, e non nemiche; questo ci darà quella marcia in più di cui abbiamo tanto bisogno.