Sì, è diventata proprio una superstar.
La curcuma ha conquistato le nostre tavole, per tutte le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, perciò dobbiamo imparare ad usarla bene, per poterne approfittare.
Marco Polo, nel Milione, la chiama "zafferano d'Oriente, ma la curcuma, in tanti secoli di civiltà, ha avuto davvero tanti nomi. Per gli indiani si chiamava "javanti", quella che scaccia le malattie; i bengalesi la chiamano "sindur" e la usano durante le cerimonie religiose, considerandola sacra. In inglese si chiama "turmeric", da cui deriva il sostantivo "turmerico", che si può trovare anche in qualche antica ricetta europea.
La curcuma è un tubero con un fiore molto appariscente, ma a noi interessa la radice, anzi rizoma, che utilizziamo macinata, e che contiene la curcumina, un polifenolo antiossidante per eccellenza, ma anche antinfiammatorio.
STOP ALL'INVECCHIAMENTO
La curcuma contrasta le infiammazioni e controbilancia i danni dell'eccesso di radicali liberi, quelli che deteriorano il Dna delle cellule e provocano l'invecchiamento. Alcuni studi hanno rivelato che la curcuma potrebbe essere potenzialmente utile persino per prevenire il cancro a colon, seno, prostata, polmone e pelle. Servono ulteriori studi per arrivare ad un eventuale uso approvato, ma secondo gli esperti, consumare regolarmente la curcuma, nell'ambito di uno di uno stile di vita sano, è un aiuto per prevenire i tumori.
ANTINFIAMMATORIO
Funziona esattamente come i Fans, quelli che adoperiamo contro i dolori articolari. In Food Pharmacy, il volume uscito anche in Italia, edito da Vallardi, che spiega tutti gli antinfiammatori naturali, spiega così il fenomeno della curcuma: "Sono anni che gli esperti cercano un'alternativa ai Fans, a causa del cosiddetto COX 2, che provoca bruciore allo stomaco e problemi al tratto intestinale; la curcuma, è un potentissimo antinfiammatorio proprio come i Fans, ma senza alcun effetto collaterale".
AIUTO PER IL FEGATO
La curcumina che abbonda nel rizoma dorato, stimola le vie biliari, drenando la bile prodotta dal fegato e mantenendolo sano ed efficiente. Bere una tisana a base di curcuma o aggiungere la spezia ai piatti che si consumano, è utile soprattutto dopo una terapia, quando il fegato può risultare affaticato, proprio perché ha il compito di smaltire le tossine presenti nei farmaci.
PER LA DIGESTIONE
Con un pizzico di curcuma faciliti la digestione dei pasti anche abbondanti e ricchi di grassi. E' merito della sua azione benefica sul sistema biliare, che gioca un ruolo fondamentale nella digestione. La curcuma ha inoltre proprietà carminative e antispastiche, ti aiuta a evitare dispepsie e meteorismo e limita l'assorbimento di colesterolo e trigliceridi a livello intestinale, aiutando a migliorare il profilo lipidico.
Fonte: Riza Alimentazione Naturale