venerdì 31 marzo 2023

ALLERGIE DI PRIMAVERA, NON FARTI SORPRENDERE!

Se i pollini primaverili sono dietro l'angolo, puoi giocare d'anticipo: bastano piccole correzioni alla dieta quotidiana, per prevenire o attenuare i sintomi che colpiscono le vie respiratorie.

Per il 20% della popolazione, l'arrivo della primavera non significa solo giornate di sole e lunghe passeggiate, ma anche (o soprattutto) allergie e problemi respiratori. I sintomi allergici che fanno la loro comparsa con la bella stagione sono dovuti in genere all'abbondanza di pollini nell'aria, che scatena nei soggetti predisposti una reazione immunitaria sproporzionata, che spinge l'organismo a produrre gli anticorpi noti come immunoglobluline e a stretto giro l'istamina. Accanto a cortisone e antistaminici, il giusto approccio alimentare è fondamentale per prevenire o attenuare i sintomi allergici. Ecco alcune regole d'oro, suggerite da Marcello Mandatori, medico esperto in nutrizione, specialista in Ecologia clinica, docente di nutrizione olistica presso l'Università Tor Vergata di Roma e autore di "La dieta antiallergica", edito da Tecniche Nuove. (qui su Amazon)

Cosa fare e non fare a tavola

Evita formaggi stagionati, birra, vino e cioccolato. Alcuni alimenti contengono due sostanze, la tiramina e la fenilentiamina, che stimolano la produzione dell'istamina, aggravando i sintomi allergici. I cibi problematici sono i formaggi stagionati, il vino, il cioccolato, il pesce in scatola, i salumi, la birra, le noci, le nocciole e le arance. In generale è bene evitare tutti gli alimenti conservati, perché potrebbero contenere additivi che, nei soggetti predisposti, rischiano di peggiorare i disturbi causati dall'allergia. 

Prenditi cura dell'intestino con i fermentati giusti. L'utilizzo massiccio di farmaci causa un disequilibrio della flora batterica, spiega Mandatori, che perde la sua efficacia nel proteggerci dalle allergie respiratorie. Come ha evidenziato una ricerca dell'Università della Pennsylvania, la flora batterica dell'intestino è fondamentale per contrastare lo sviluppo di allergie delle vie aeree, in particolare dei fenomeni asmatici. Il suo indebolimento, anzi, sarebbe causa del sempre più frequente manifestarsi di allergie tra gli adulti. La dieta quotidiana deve essere gradita all'intestino, cioè varia, vegetale e ricca di fibre, yogurt e alimenti fermentati come kefir, miso, tempeh e kombucha. A inizio primavera è utile anche assumere probiotici per 2-3 settimane. 



Non esagerare con latticini e solanacee. Secondo Mandatori, per asmatici e rinitici è utile, all'inizio della primavera, evitare il latte, i suoi derivati e tutti i cibi che lo contengono e anche le verdure della famiglia delle Solanacee, quindi pomodori, melanzane, peperoncini, peperoni, paprika e patate. Il nostro organismo può avere reazioni avverse agli alimenti di diversa natura: allergie alimentari, pseudo allergie, ipersensibilità, intolleranze, spiega l'esperto, tutte queste reazioni possono interagire, accentuandoli, con gli effetti delle allergie ai pollini. Nei casi di rinite e asma, continua, gli alimenti non tollerati più importanti da un punto di vista statistico sono il latte e i suoi derivati, il pomodoro e la famiglia delle Solanacee

L'infuso contro la rinite, il sambuco

In caso di rinite può essere utile bere un infuso di sambuco: lascia 8 grammi di fiori secchi di sambuco in 500 cc di acqua bollente per 15 minuti. Si possono assumere 3 cucchiai di questo infuso in mezzo bicchiere di acqua tiepida, più volte al giorno. (qui lo trovi su Amazon)

Spaghetti di Konjac una volta a settimana

Gli spaghetti di konjac si ricavano dall'omonima radice, ricchissima di glucomannano. Questa fibra è molto speciale perché, oltre a favorire la regolarità intestinale, nutre i "batteri buoni" dell'intestino, migliorando quindi l'efficienza della flora batterica anche nel proteggerci dalle allergie. (qui li trovi su Amazon)



Capperi, ribes e papaia sono cibi antistaminici

Nella dieta contro le allergie respiratorie, i primi alleati sono i cibi ricchi di vitamina C (o acido ascorbico): hanno un potenziale antiallergico davvero notevole e non devono mancare nei periodi critici, perché la vitamina C è una naturale antagonista dell'istamina. In primavera puoi trovare acido ascorbico in abbondanza nel ribes, nel prezzemolo fresco, e anche nell'olio. In quantità minore la vitamina C si trova anche nei cavoletti di Bruxelles, nei cavoli, nelle cime di rapa, nella papaia e nei limoni. Evita le arance, che stimolano invece la produzione di istamina. Tra i cibi ricchi di vitamina C ci sono anche i capperi. Antiossidanti, antinfiammatori, poco calorici e facilmente digeribili, i capperi in realtà non possono mancare nella dieta antiallergica soprattutto perché contengono principi attivi antistaminici, efficaci contro tutti i principali tipi di allergie. Aggiungili spesso alle tue insalate, dopo averli dissalati. Anche le alghe, in particolare le wakame, possono aiutare. Da non dimenticare, le uova di quaglia, ottimi anti allergeni naturali. Oltre ad essere molto nutrienti e più leggere di quelle di gallina, le uova di quaglia, consumate regolarmente, ostacolano la produzione di istamina da parte delle cellule. In Italia, nei negozi specializzati e on line, trovi facilmente anche l'estratto liofilizzato di queste uova: puoi prenderne un cucchiaino al risveglio e uno prima di pranzo, a digiuno, nelle prime 2-3 settimane di primavera. Su Amazon trovi le capsule per una cura di tre mesi, due volte al giorno. 

Fonte: Riza Alimentazione Naturale


lunedì 27 marzo 2023

UN VEGETALE DAL MARE: LE ALGHE, SCOPRIAMO QUANTO SONO PREZIOSE PER NOI

RINFORZANO PELLE E CAPELLI, SONO ANTIOSSIDANTI E TI AIUTANO A PERDERE PESO

Sono organismi vegetali antichissimi comparsi sulla terra più di tre miliardi di anni fa, e con la loro azione silenziosa, producono buona parte dell'ossigeno che respiriamo. Se ne conoscono più di 35 mila specie. Sono le alghe, alimento che, fino a pochi anni fa, era piuttosto raro in Occidente, quasi sconosciuto. Solo negli ultimi anni, la secolare tradizione culinaria giapponese, che fa delle alghe un uso massiccio, ha fatto breccia anche in altre parti del mondo. Una diffusione che è stata sottolineata anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, con un rapporto che ha definito le alghe il cibo del ventunesimo secolo, e dalla Nasa, che ha iniziato a studiarle per inserirle nella dieta base degli astronauti durante le missioni nello spazio.


Evitano le carenze vitaminiche che ti fanno invecchiare prima

Le alghe sono un super alimento ricco di proteine e fibre solubili, ottime per rinforzare la flora batterica dell'intestino, spiega la dottoressa Alessandra Lodi, farmacista e naturopata esperta in nutrizione. Diversi studi hanno dimostrato che le piante marine hanno un contenuto di vitamine, dalle 10 alle 20 volte superiore rispetto alle piante di terra. Ricche di vitamine A, B, C, D, E, e betacarotene, le alghe sono l'ideale per arginare il rischio di carenza cronica di vitamine dell'organismo, una delle cause principali dell'invecchiamento precoce. Le alghe inoltre, sono molto ricche di zinco, ottimo per rallentare l'invecchiamento cellulare, di calcio, magnesio, potassio e soprattutto iodio. Questo elemento è fondamentale per stimolare l'attività della tiroide, accelerando il metabolismo e favorendo la perdita di peso. Pur variando a seconda dei diversi tipi, le alghe sono accomunate da buone proprietà antiossidanti, disintossicanti e antinfiammatorie (grazie al loro contenuto di acidi grassi). L'interesse della comunità scientifica per le alghe, fatta eccezione per la spirulina, già ben nota, è ancora agli esordi, ma i ricercatori sono già sicuri nel definirla sicuramente un superfood. 


La wakame è snellente e aiuta nella menopausa

L'alga wakame è un ingrediente utile nei periodi di stress e in menopausa, perché aiuta ad evitare sovrappeso, malattie cardiache, osteoporosi, condizioni che sono più frequenti al termine del periodo fertile a causa dei cambiamenti ormonali e metabolici. Ricca di proteine, apporta vitamine (soprattutto del gruppo B) e minerali rinvigorenti come ferro, potassio e calcio. Lo iodio e il selenio che contiene, migliorano il metabolismo corporeo e il consumo di grassi, mentre diversi studi ne hanno confermato l'efficacia nel rallentare l'incidenza delle malattie croniche e l'invecchiamento cellulare. 

        Ricetta: Dal libro "Cucinare le alghe" di Alice Savorelli: fai saltare in un tegame capiente, con un filo di olio, le cimette di un cavolfiore e una carota tritata. Copri con brodo vegetale e fai cuocere per circa 40 minuti, con il coperchio, a fuoco basso. Poi aggiungi un cucchiaino di amido di mais stemperato in poca acqua fredda e circa 15 grammi di alga wakame a pezzetti, precedentemente lasciata in ammollo per 10 minuti e sciacquata. Cuoci ancora qualche minuto e servi in tavola. 



L'alga nori al posto delle patatine

Ecco uno spezza fame che dà una sferzata di energia alla pelle, chiamata anche lattuga di mare, è l'alga nori. Si trova in commercio in striscioline o in fogli pressati, adoperata sovente per il sushi. Prendi una sfoglia di alga nori, inumidiscila leggermente per poterla maneggiare e tagliala a quadratini. Spennellali con olio di oliva e falli rosolare in padella antiaderente molto calda, per pochi minuti, girando un paio di volte. Quando sono croccanti, asciuga l'unto in eccesso, se c'è, spolvera con un po' di zenzero e goditi uno snack assolutamente salutare. L'alga nori è una fonte importante di iodio, aiuta a digerire e ha un alto contenuto di acidi grassi polinsaturi, utili per il loro effetto antiaggregante e antitrombosi. Alcuni studi confermano anche che l'uso costante di alga nori, abbia un effetto rivitalizzante per la pelle, rendendola più tonica ed elastica. 

L'alga dulse ha 34 volte più potassio delle banane!

Grazie al suo sapore quasi piccante, l'alga dulse (Palmaria palmata) è l'ideale per condire pasta, cereali, legumi e zuppe. Prima di arrivare in tavola, quest'alga si presenta con fronde piatte, lisce e morbide e una colorazione che può variare dal rosa al rosso porpora. Cresce in grande quantità in un'area che comprende le coste del Pacifico e del Nord Atlantico, dove i guerrieri celtici e vichinghi la masticavano prima di andare in battaglia. E' caratterizzata da un ottimo equilibrio tra i suoi vari nutrienti: proteine, vitamine A e C, ferro, zinco e calcio, oltre a sodio e iodio. Inoltre possiede una quantità sbalorditiva di potassio (una concentrazione 34 volte superiore alle banane!). Alcuni studi hanno anche dimostrato che, grazie ai suoi polifenoli, la dulse è anche un antiossidante ed antinfiammatorio naturale, e se assunta a fine pasto, diventa un buon digestivo. 

        Ricetta: metti a mollo circa 15 grammi di alga dulse per 20 minuti, poi sciacquala e tagliala finemente. Falla saltare in padella con un filo di olio, carote a listarelle, mezza mela a fettine sottili e un quarto di cavolo rosso a striscioline. Fai cuocere della pasta integrale o dei cereali e, quando sono cotti, aggiungili in padella per qualche minuto ad insaporire.


Con la spirulina puoi sostituire il sale

L'hanno soprannominata la "regina delle alghe", già dal 1974, quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità la definiva "alimento del futuro". Una profezia che si è avverata in pieno, per questa micro alga unicellulare, che da sola è responsabile della produzione del 40% di tutto l'ossigeno presente nella nostra atmosfera. Ha un colore verde azzurro ed una forma tipica a spirale, un batterio edibile, già conosciuto dagli Aztechi, che lo coltivavano nel lago Texcoco per le sue straordinarie proprietà. Ricca di vitamine (A, B, betacarotene, D, K, E), minerali (ferro) ed un elevato tenore proteico, è ottima per diminuire pressione e colesterolo e come antinfiammatorio immunostimolante, aumentando la produzione di anticorpi. Consigliata anche agli sportivi, soprattutto quelli più saltuari, per evitare il danno muscolare da sforzo, perché la spirulina è ottima per contrastare lo stress ossidativo. Sotto forma di compresse, è l'ideale da assumere a colazione in vista di una giornata impegnativa. Dà energia come il caffè, ma senza causare ipertensione o tachicardia. Altrimenti la puoi aggiungere, nella versione in polvere, ai tuoi frullati, succhi, minestre e zuppe, per renderli più energizzanti e antiage. 

        Ricetta: pesta 3 cucchiai di semi di sesamo in un mortaio, dopo averli leggermente tostati una padella antiaderente (non devono bruciarsi). Aggiungi a questa polvere un cucchiaino di alga spirulina in polvere e mezzo cucchiaino di sale integrale fino. Conserva questa miscela in un barattolo a chiusura ermetica, in frigo, e usala per condire al posto del normale sale da cucina. Preparane poco per volta, perché la miscela va usata entro un mese. 

L'alga kombu rende il pasto digeribile e fa bruciare più calorie

L'Alga kombu, comunemente nota come cavolo di mare, è raccolta al largo di Hokkaido in Giappone e sulle coste francesi della Bretagna. Di colore marrone, è nota per il suo effetto antiossidante. Il suo consumo costante rafforza le difese immunitarie e depura l'intestino grazie all'azione dell'acido alginico. Non è solo ricca di vitamine (A, B1, B2 e C) e di minerali (calcio, potassio, magnesio e fosforo), ma anche di iodio che stimolando l'attività tiroidea fa bruciare calorie, perdere peso e regola la pressione delle arterie. La kombu può diventare un valido sostituto dell'alloro nella preparazione di zuppe e minestre. Lasciata in ammollo con i legumi secchi, li rende più leggeri e digeribili. La trovi in vendita facilmente essiccata, in fiocchi oppure in polvere, nei negozi di alimenti etnici e nei supermercati più forniti. 

        Ricetta: Prepara un infuso con l'alga kombu. Basta far sobbollire per una decina di minuti un pezzetto di alga kombu (circa 1 cm) in 350 ml di acqua. Poi filtra, dolcifica con la stevia o altro dolcificante naturale, e bevi sorsi di pura salute. 

Bisogna constatare che le alghe, purtroppo, hanno un costo tuttora piuttosto elevato, nonostante la grande diffusione nel mondo occidentale, ma consideriamo anche che se ne adoperano piccolissime quantità nelle ricette, quindi, una confezione come quelle che vi ho proposto qui, disponibile su Amazon, può durare parecchio tempo e dunque non risultare poi così costosa come sembra. Per raggiungere la pagina dedicata ad ogni alga, basta cliccare sul suo nome, evidenziato in blu.  
Quando si fanno i conti con la salute, comunque, sono soldi spesi bene. 


Fonte Riza Alimentazione Naturale

Con il contributo della dottoressa Alessandra Lodi, farmacista e naturopata. 

sabato 25 marzo 2023

La maggiorana allontana l'incubo dell'ipertensione

Ecco l'aroma indispensabile per evitare che la pressione resti alta, aumentando il rischio di problemi al cuore. (Con la consulenza di Loreto Nemi, dietista e specialista in Scienze della nutrizione)

Il mito racconta che la maggiorana, usata anticamente nelle ghirlande delle spose, fosse un dono della dea dell'amore, Afrodite. Questo aroma mediterraneo, dolce e balsamico, potrebbe in effetti sembrare un regalo divino, date le sue proprietà: come conferma la ricerca scientifica, contiene un cocktail di olii essenziali e principi attivi ipotensivi, calmanti sul sistema nervoso e digestivo.

Anche il profumo da solo è benefico.

Sedativa e fonte di magnesio e potassio, la maggiorana è l'aroma giusto nella dieta anti ipertensione, anche perché svolge un'interessante attività vasodilatatoria che, rilassando la muscolatura articolare, favorisce la riduzione della pressione. Secondo uno studio coreano del 2012, la sola inalazione degli olii essenziali che la maggiorana sprigiona, è in grado di provocare un'espansione dei vasi sanguigni, riducendo così lo sforzo cardiaco e la pressione. I costituenti degli olii essenziali della maggiorana sono soprattutto terpeni, tannini, acido rosmarinico e caffeico: attraverso l'inalazione di questi principi, si abbassa l'attività del sistema nervoso simpatico e si stimola quella del sistema nervoso parasimpatico, con grande vantaggio per il sistema cardiovascolare e anche per tutto il processo digestivo. L'azione sedativa sul sistema nervoso, abbinata a quella spasmolitica, rende la maggiorana utile in caso di nervosismo e mal di testa causato da tensioni muscolari o stress. In erboristeria puoi farti preparare un mix con maggiorana, basilico e verbena ed utilizzarne un cucchiaino alla volta per fare uno splendido infuso. Bevilo per alleviare l'emicrania, favorire il relax e anche per attenuare i sintomi della sindrome premestruale, come crampi e oscillazioni d'umore. 

Un recente studio pubblicato sul Journal of Human Nutrition and Dietetics e condotto dall'Università della Giordania, ha dimostrato che il tè alla maggiorana ha degli effetti benefici per le donne con la sindrome dell'ovaio policistico, perché riduce i livelli di androgeni surrenali e migliora la sensibilità all'insulina (che in questi casi è alterata). Se soffri di questa sindrome, abituati a sorseggiare tutti i giorni una tazza di tè alla maggiorana: porta ad ebollizione una tazza d'acqua, togli dal fuoco e versa un cucchiaino di maggiorana essiccata. Lascia in infusione tre minuti con il coperchio e poi sorseggia.


Protegge le pareti gastriche

Le virtù della maggiorana si trovano in forma concentrata, ad esempio, nell'olio essenziale. Sebbene in cucina sia buona norma usare, come condimento, soprattutto le foglioline intere, talvolta (in piccole quantità e con cautela) puoi sfruttare anche l'essenza. Possiamo scegliere di utilizzare l'erba fresca o essiccata per stimolare la produzione di bile che protegge le pareti gastriche, spiega il dottor Nemi, e integrare un goccio di olio essenziale di maggiorana in alcune pietanze, per ottenere un'attività più marcata sull'emicrania e sui disturbi stagionali o da raffreddamento. 

Purtroppo non è facile raccogliere la maggiorana nei campi, come possiamo invece fare con il tarassaco o con il timo, ma possiamo pensare di coltivarla in casa, con alcune accortezze: d'inverno occorre portare la pianta in luogo riparato dal freddo, ma non vicino ai termosifoni. D'estate possiamo lasciarla tranquillamente al sole, avendo cura di bagnare il terreno con frequenza. 


Fonte: Riza Alimentazione Naturale

martedì 21 marzo 2023

TARASSACO, IL RIPARATORE DEI DANNI EPATICI

Lo avevano intuito già gli antichi: quest'erba amara è una medicina per rinnovare il fegato e le energie.
Foto di Lorenzo Ranuzzi su Unsplash

Molti la considerano un'erba infestante di cui sbarazzarsi, eppure il tarassaco, della famiglia delle Asteraceae, è una vera e propria benedizione primaverile. Tutta la pianta esprime al meglio il potenziale energetico della bella stagione: "Già nel Medioevo i medici e gli erboristi avevano intuito che il giallo brillante del fiore denunciava una certa affinità con il fegato e con la produzione di bile" afferma la dottoressa Diana Scatozza, medico specialista in scienza dell'alimentazione e in farmacologia clinica, "e infatti il tarassaco si rivolge proprio al fegato, organo filtro che il questo periodo è sovraccarico delle tossine accumulate in inverno a causa del tipo di alimenti che solitamente consumiamo e della scarsa attività fisica. Le foglie del tarassaco contengono una straordinaria concentrazione di flavonoidi, ovvero gli antiossidanti in grado di disinnescare le reazioni infiammatorie dovute all'accumulo di tossine nel fegato". E' fondamentale consumare tarassaco, quindi, per rimettere a nuovo il fegato, l'organo dell'energia, e regalarci una primavera piena di vitalità, energia e leggerezza.


Sì alle foglie grandi e amare

Le foglie medio-grandi sono da preferire: sono le più amare e quindi le più ricche di sostanze, come la taraxicina, che permettono al fegato di ripulirsi a fondo. "Raccomando in particolare di bere l'estratto delle foglie, così si possono assorbire tutti i principi attivi utili per la ghiandola epatica" suggerisce la dottoressa "stemperando l'amaro con qualche fetta di mela verde, che è antiossidante e diuretica". Consuma questo estratto al mattino, con una spruzzata di limone. In dieci giorni avrai un fegato come nuovo!

Se preferisci cuocere le foglie di tarassaco, invece, è consigliabile buttarle nell'acqua bollente e lasciarle scottare per pochissimi minuti. Meglio se la parte interna resta cruda, così apporta gli antiossidanti che si perderebbero con una lessatura più lunga. Condisci con sale, limone e olio d'oliva. 


Migliora il drenaggio e favorisce la diuresi

Anche i reni ricevono grandi benefici dal tarassaco. L'effetto diuretico e purificante delle foglie è dovuto alla ricchezza di antiossidanti che svolgono una delicata azione vasodilatatoria in grado di aumentare la minzione e pulire naturalmente i reni. Come tutte le piante della primavera, il tarassaco è ricco di vitamine A e C e betacarotene, utili per smaltire gli scarti metabolici dell'inverno.

Se proprio non riesci a trovare il tarassaco nei prati intorno a casa tua, su Amazon trovi questo infuso delle Dolomiti davvero molto utile, oppure questa tisana biologica


La fibra solubile riattiva intestino e metabolismo

Il tarassaco è anche ricco di fibra solubile, l'attivatrice dell'intestino, e vitamine del gruppo B, che stimolano il metabolismo ed un uso più efficiente degli zuccheri. Prova quest'insalata che aiuta a ridurre il gonfiore addominale: affetta due manciate di foglie di tarassaco, cicorino fresco, un'indivia media, un piccolo finocchio a fettine sottili e condisci con una vinaigrette di olio d'oliva, limone, dragoncello e prezzemolo tritato. 


Fonte: Riza Alimentazione Naturale, con la collaborazione della dottoressa Diana Scatozza.

lunedì 20 marzo 2023

Il menu di Pasqua a casa tua con 25 euro!

Cucinare a Pasqua è una cosa veramente affascinante, le uova fresche, le farine giuste, le verdure e gli ortaggi migliori per preparare un menu goloso e sano, magari anche un dolce fatto bene e persino un antipasto invitante: sì, ma che fatica ragazzi...

Scegliere il menu da preparare, fare la lista della spesa, andare a comprare tutto quello che serve, sopportare tutta la frustrazione che deriva dai prezzi aumentati alle stelle... tornare a casa e mettersi a cucinare!

E se invece quest'anno, noi donne furbe, ce lo facciamo portare a casa per 25 euro?

Se ti sembra incredibile, continua a leggere e te lo dimostro. 

Ti propongo due menu che ho realizzato combinando alcune offerte del catalogo Bofrost, ma tu ovviamente te li puoi creare come preferisci. 

Ti arrivano a casa, li paghi alla consegna, senza spese di spedizione, tranquilli come una Pasqua, possiamo preparare tutto la mattina stessa di festa, o qualunque altro giorno, ovviamente, quando vogliamo noi.

Primo menu

Ruota sfiziosa ricotta e spinaci
Lasagna primavera
Rollata di coppa
Asparagi
Ovetti colorati





Secondo menu (pesce)

Spizzichelle zucchine e gamberi
Ravioli al granchio reale
Rana pescatrice ai carciofi
Asparagi
Sorbetto al limone








Allora, che ne dici? 

Il primo menu, quello a base di carne, ha un costo su catalogo di € 45
Con il risparmio di 15 euro sul primo ordine ti costerà € 30

Il secondo menu, a base di pesce, ha un costo su catalogo di € 44,75
Con il risparmio di 15 sul vostro primo ordine, ti costerà € 29,75

MA... AVEVI DETTO VENTICINQUE EURO!!!
Giusto, riprendiamo un attimo il catalogo e cerchiamo di comporre il menu ideale, cioè quello che ti permetterà di mangiare in 2 (DUE) un ottimo pranzo di Pasqua, o di quando ti pare, a 25 euro.






TERZO MENU

Sfogliata alla Valdostana
Tagliolini al ragù di cinghiale
Sarde in saor
Patate a fette
Pasticcini alle mandorle
(al posto dei pasticcini puoi mettere un gelato gustoso a tua scelta)

Totale € 40,75
Con il risparmio di 15 euro sul vostro primo ordine, ti costerà soltanto 25,75 euro!
Tutto questo con la comprovata e garantita qualità dei prodotti Bofrost.

WOW!

Scrivimi velocemente per avere il tuo sconto di 15 euro sul primo ordine:
palcoscenico2008@gmail.com
Oppure lascia un messaggio qua sotto.
Ma fai in fretta perché il tempo è poco!




OBIETTIVO DI MARZO: RITROVARE IL PESO FORMA E LA PANCIA PIATTA, terza parte, tre ricette sfiziose.

Come promesso, ecco tre ricette golose che ti puoi permettere senza alcun senso di colpa!



Pancake di riso nero

Tempo di preparazione 30 minuti

Ingredienti per 2 persone:

  • 1 pompelmo rosa
  • 1 pezzetto di polpa di zenzero fresco
  • il succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • 1/2 tazza di farina di grano saraceno
  • 1/2 tazza di farina di riso nero
  • 1 tazza di latte di avena o mandorla
  • 1 uovo bio sbattuto e sale
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di cannella e 3 noci
Preparazione:
  1. Pela il pompelmo rosa e taglia gli spicchi in cubetti. Innaffiali con il succo del limone, 1 cucchiaino di succo di zenzero e lo zucchero e lascia marinare.
  2. Nel frattempo mescola farine e lievito. Aggiungi il latte a filo, un pizzico di sale e la cannella, continuando a lavorare il composto con la frusta per evitare grumi. Unisci l'uovo sbattuto e amalgama. Versa poco composto in una padella molto calda, aiutandoti con un mestolo. Quando vedrai comparire in superficie delle bollicine, sarà il momento di girare il pancake.
  3. Ripeti l'operazione fino alla fine dell'impasto. Servi immediatamente, guarnendo con un velo di tahina (o burro di nocciole), dadini di pompelmo marinato e noci (o mandorle) sbriciolate. 


Trancio di ricciola in crosta di pistacchi

Tempo di preparazione: 30 minuti

Ingredienti per 2 persone:
  • 2 tranci di ricciola (100 grammi)
  • 100 grammi di granella di pistacchi
  • 2 albumi e 10 grammi di salsa di soia
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva
  • sale e il succo di un limone
  • 250 grammi di broccoletti
  • 2 spicchi di pompelmo
  • 400 grammi di succo di pompelmo
  • 20 grammi di succo di zenzero fresco
  • 1 cucchiaino di agar agar
Preparazione:
  1. In un pentolino, sciogli l'agar agar in polvere nel succo di pompelmo. Porta ad ebollizione continuando a mescolare, quindi aggiungi il succo dello zenzero e la salsa di soia. Lascia sobbollire per 5 minuti, quindi spegni, togli dal fuoco e lascia raffreddare. Quando sarà raffreddato completamente, passa al minipimer, fino ad ottenere una crema liscia e vellutata. Cuoci a vapore i broccoletti, tenendoli al dente. 
  2. Nel frattempo, passa i tranci di ricciola senza pelle negli albumi, quindi nella granella di pistacchi. Riscalda in padella poco olio e lasciali rosolare per 2-3 minuti per lato. Adagiali su carta assorbente.
  3. Nel piatto di portata, adagia una cucchiaiata di coulis di pompelmo (la salsa che hai preparato), un trancio di ricciola, qualche broccoletto e uno spicchio di pompelmo. 


Per eliminare le tossine ingrassanti:

Insalata verde con avocado, pompelmo rosa e zenzero

Tempo di preparazione: 15 minuti

Ingredienti per 2 persone:
  • 1 pompelmo rosa
  • 1 avocado medio
  • 200 grammi di rucola
  • 2 finocchi piccoli
  • semi di zucca tostati
  • 3 cucchiai di succo di pompelmo fresco
  • 2 cucchiai di aceto di mele
  • 1/2 scalogno affettato sottilmente
  • 1 cucchiaio di malto
  • 2 cucchiai di olio extravergine
  • sale e paprika
  • pepe nero macinato fresco
Preparazione:
  1. Sbuccia un pompelmo rosa e spremine metà. Se puoi, preleva anche le parti bianche e la polpa residua e frullale insieme al succo, che diventerà più denso.
  2. Preleva tre cucchiai di succo e inseriscili in un barattolo di vetro con aceto di mele, scalogno, malto, olio extravergine di oliva e un pizzico di sale fino. Chiudi, agita e lascia riposare per qualche minuto in frigorifero.
  3. Nel frattempo assembla in una ciotola le foglie di rucola (puoi usare anche quelle di tarassaco), i finocchi affettati sottilmente, gli spicchi del mezzo pompelmo avanzato e l'avocado maturo a pezzi. Innaffia immediatamente con la vinaigrette che hai preparato e spolvera con semi di zucca tostati, un pizzico di pepe nero macinato freso e una presa di paprika.

Fonte: Riza Alimentazione Naturale


sabato 18 marzo 2023

OBIETTIVO DI MARZO: RITROVARE IL PESO FORMA E LA PANCIA PIATTA, seconda parte, menu

Dalla teoria alla pratica: ecco il menu settimanale da prendere come esempio per cambiare le proprie abitudini alimentari a tavola.


LUNEDI

  • Pranzo: spaghetti integrali al dente con olive e capperi, insalata verde mista con olio e aceto di mele.
  • Cena: carote al limone e aceto di mele, petto di pollo ai ferri, una coppetta di frutti di bosco.

MARTEDI

  • Pranzo: riso nero con gamberi, prezzemolo e citronette di pompelmo rosa allo zenzero.
  • Cena: omelette alle erbe fini, insalata di finocchi e rucola, crauti.

MERCOLEDI

  • Pranzo: vellutata fredda di zucchine con semi croccanti e anacardi alla curcuma e pepe, fiocchi d'avena.
  • Cena: salmone al timo e limone al cartoccio, carote al limone e aceto di mele, frutti di bosco.

GIOVEDI

  • Pranzo: curry di patate dolci e ceci con cannella e curcuma, riso basmati integrale.
  • Cena: insalata con formaggio di capra e pane integrale fatto con lievito madre (vedi ricetta nel prossimo articolo).

VENERDI

  • Pranzo: insalata verde mista con olio e aceto di mele, quiche con farina e crusca d'avena, funghi, porri e latte di soia.
  • Cena: cetrioli allo yogurt greco e menta, roastbeef con vinagrette alla senape, una coppetta di frutti di bosco.

SABATO

  • Pranzo: riso basmati, filetti di tonno, carote e rucola, limone e semi misti tostati.
  • Cena: trancio di ricciola in crosta di pistacchi con broccoletti (vedi ricetta nel prossimo articolo).

Le porzioni da rispettare

Mangiare tenendo sotto controllo il carico glicemico non significa poter mangiare sempre e comunque a volontà. Come in qualunque regime alimentare equilibrato, anche in questo caso bisogna evitare di abbuffarsi. Ecco le porzioni di riferimento per i cibi più comuni:
  • Frutta: 100 grammi di macedonia o un frutto di medie dimensioni (massimo due al giorno) + 80 grammi di frutti di bosco.
  • Verdure amidacee: 140 grammi di zucca o mezza patata dolce.
  • Verdura senza amido: 120 grammi di insalata a foglia verde, 150 grammi di verdure, ma puoi abbondare senza problemi se hai fame!
  • Carne, pollo, pesce: 120 grammi a crudo.
  • Cereali integrali: 110 grammi (cotti).
  • Legumi (cotti o in barattolo, sgocciolati): 80 grammi.
  • Noci o semi: una manciata (piccola).

Colazione e spuntini

Il caffè in eccesso, più di due tazzine al giorno, favorisce l'insulino-resistenza e può quindi mandare a pallino parte della tua strategia alimentare dimagrante. Non va bandito, ma solo limitato. Se inizi la giornata con un espresso, evita poi di berne troppi nel corso della giornata. Agli spuntini opta per un frutto di stagione e 3 noci o 5 mandorle con la pellicina. Per la colazione, invece, alterna queste scelte:
  • Caffè e latte di avena, pane integrale fatto con pasta madre, salsa tahina, un velo di marmellata senza zucchero e spremuta di pompelmo. 
  • Tè verde al limone, uovo alla coque, pane di segale integrale, un kiwi.
  • Tè verde, pane di segale, avocado e limone, formaggio di capra.
  • Caffè con latte di avena, yogurt magro greco bianco, fiocchi d'avena, una coppetta di frutti di bosco o frutta di stagione.
  • Pancake di riso nero con pompelmo marinato allo zenzero e tahina (ricetta nel prossimo articolo).


Fonte: Riza Alimentazione Naturale




venerdì 17 marzo 2023

OBIETTIVO DI MARZO: RITROVARE IL PESO FORMA E LA PANCIA PIATTA - prima parte

Come si fa? Seguendo l'unica strategia alimentare che, secondo uno studio indipendente, ti permette di dimagrire davvero e di non ingrassare mai più.






Hai provato tutte le diete possibili, ma non riesci a perdere peso, o magari ad evitare di riprenderlo?

Uno studio mastodontico, pubblicato sul New England Journal of Medicine, a opera di scienziati indipendenti (Cochrane Group), che hanno revisionato tutta la letteratura scientifica mondiale relativa ai diversi regimi dimagranti, ha sancito come la dieta a basso carico glicemico sia la sola a permettere di perdere peso senza grandi privazioni e, soprattutto, di non riprenderlo sul lungo periodo. E' un regime alimentare davvero semplice, che può essere seguito da chiunque: fa per te se vuoi imparare a bilanciare la glicemia, ridurre i picchi di insulina, riequilibrare gli ormoni, mitigare l'infiammazione e la voglia continua di cibo, migliorare la digestione, accelerare il metabolismo, disintossicarti e calmare la mente e il sistema nervoso. Lo schema dietetico più semplice e fattibile, che ti presentiamo fra poco, è stato messo a punto dal dottor Mark Hyman, guru americano del benessere, che nel libro "La dieta dell'indice glicemico", di Mondadori, ha studiato un piano con cui resettare il tuo organismo, porre fine a fame nervosa e desiderio continuo di zuccheri e carboidrati, perdere chili in modo duraturo e definitivo.  


Rivoluzione a tavola

"Il carico glicemico indica quanto, e a che velocità, una quantità di un determinato cibo farà aumentare la concentrazione di zucchero e di insulina nel sangue. Quanto più questi livelli sono lenti a crescere, tanto più una dieta è efficace" spiega Mark Hyman "Quando mangiamo alimenti troppo carichi di zuccheri, la glicemia si alza e il pancreas emette una scarica di insulina. Questa favorisce rapidamente lo stoccaggio del glucosio nelle cellule per essere utilizzato o trasformato in grasso di deposito. Quindi la glicemia si riabbassa".

Quando però il carico glicemico è stato troppo forte e il calo successivo brusco, questo sbalzo innescherà il nostro senso di fame e la voglia di consumare nuovamente alimenti dolci. Per questo si dice che più mangi dolce, più hai voglia di dolce.


Meno fame, più salute

Gli indici glicemici alti stimolano l'appetito e inducono a mangiare di più del reale bisogno del tuo corpo. E questo circolo vizioso fisiologico (che non ha a che vedere con la tua scarsa volontà) porta ineluttabilmente alla moltiplicazione degli spuntini e a prendere peso. Al contrario, un pasto con un carico glicemico basso, provoca la scomparsa della sensazione di fame fino a sei ore dopo. Inoltre, un'alimentazione a basso indice glicemico riduce il colesterolo e il rischio di sviluppo di cellule cancerose (che si nutrono di zucchero). 

Il primo passo: scegli bene!

In questo nuovo modo di mangiare, gestire il carico glicemico e non far innalzare di molto i livelli di glicemia e insulina, è più importante che contare le calorie. Ed è più facile di quel che pensi. Il primo passo da compiere è imparare a portare in tavola non alimenti poveri di carboidrati, ma alimenti che contengono carboidrati lenti. La differenza è sostanziale! Sebbene non esistano carboidrati essenziali, questi sono comunque fondamentali, perché costituiscono i primi mattoni della nostra energia. Non eliminarli, dunque, ma sceglili bene: usa il semaforo del dottor Hyman.

Semaforo verde

I carboidrati da mangiare a volontà: tutte le verdure non amidacee (broccoli, asparagi, spinaci, bietola, cavolo cinese, verza, finocchi, rucole, tutte le verdure in foglia), alghe (kombu, nori, hijiki e wakame, tutte straordinariamente ricche di minerali e aminoacidi). Impara a cuocere le verdure in modo diverso: crude, marinate, saltate, scottate, cotte al vapore e al dente, hanno un impatto sulla glicemia minore che se bollite in tanta acqua o arrostite.


Semaforo giallo

I carboidrati da mangiare senza eccedere: cereali integrali, legumi, frutti di bosco, frutti con nocciolo (susine, pesche), mele e pere.

Semaforo rosso

I carboidrati da usare con parsimonia: verdure amidacee cotte (zucche, patate, barbabietole), frutti molto zuccherini come la banana, mentre sono da evitare tutti i carboidrati raffinati (pasta, pane e farine). 

Segui queste regole d'oro:

  • Non lasciare i carboidrati dal soli, vanno sempre accompagnati da proteine o grassi buoni. Insomma: mangia pure la pasta, se vuoi, ma solo con pesce, pollo, legumi, grassi buoni o anche verdure ricche di fibre. Altre fonti proteiche utili sono uova o tofu (i prodotti a base di soia hanno un indice glicemico più basso di quelli a base di siero di latte). Tieni in dispensa frutta a guscio, come le noci, e semi oleosi, come quelli di canapa, che sono ricchissimi di proteine e contengono tutti gli 8 aminoacidi essenziali. Sono ingredienti facili da aggiungere a sughi e contorni o da associare alla frutta che mangi a merenda, per ridurne l'impatto glicemico. 
  • Non saltare i pasti: altrimenti fai precipitare la glicemia sotto il livello di guardia. Il nostro corpo ha bisogno di zuccheri, quindi manda segnali d'allarme attraverso stanchezza, annebbiamento della vista e voglia smodata di dolci. Bisogna evitare che questo allarme suoni: il segreto è consumare cibo regolarmente durante tutto il giorno.

  • Procurati sempre una fonte di fibre: questo mese puoi puntare su asparagi, finocchi e piselli. Le fibre stabilizzano la glicemia, nutrono la flora batterica e ripuliscono l'intestino. Cerca di aumentarne gradualmente l'apporto fino a 30-50 grammi al giorno. Ti servono ad ogni pasto: tutte le verdure vanno bene, ma questo mese trovi facilmente i finocchi, i piselli, e gli asparagi, che contengono anche cromo, minerale che migliora la capacità dell'insulina di trasportare il glucosio dal sangue alle cellule. Non dimenticare poi le fibre dei legumi (ottimi cannellini e pisellini primavera), dei semi e dei cereali integrali. 

  • Privilegia i grani antichi, e aggiungi due cucchiai di crusca d'avena. Per i tuoi primi piatti, riscopri i cereali antichi, l'orzo mondo, il farro, l'avena, il grano saraceno, la quinoa, ma anche le nuove paste di legumi, che sono fatte al 100% con lenticchie, piselli, ceci o simili. Se li metti nel piatto, fai il pieno di fibre, aumenti la quota di proteine e ti sazi subito senza sollecitare il meccanismo che ti fa ingrassare. Un trucco furbo? Oltre all'avena in chicco, procurati anche la crusca: è ricchissima di fibre solubili e puoi aggiungerla alle tue preparazioni, per bilanciare ad esempio pane, pancakes e dolci fatti in casa. Sono sufficienti 2 cucchiai al giorno, non di più, perché le sue fibre sono molto potenti e, se usate in eccesso, possono ridurre l'assorbimento di alcune vitamine e nutrienti essenziali. 
  • Usa aceto di mele e limone: i condimenti sani ad effetto sgrassante. Per abbassare l'indice glicemico globale di pranzo e cena (e quindi ottenere buoni effetti sul peso forma e sulla salute), è buona norma acidificare il pasto. Ci riesci se aggiungi aceto di mele o limone, ma anche cetriolini o capperi sott'aceto. Prendi l'abitudine di iniziare il pasto con un'insalata verde o con verdure crude insaporite con una salsina al limone o all'aceto (quantità di aceto o limone pari a quella dell'olio), soprattutto se prevedi di consumare un alimento ad indice glicemico alto come le patate. 

  • Usa la cannella a fine pasto: tieni in dispensa delle stecche di cannella, limitano il picco glicemico dopo i pasti. Puoi sbriciolarne una piccola porzione sulla frutta fresca o cotta, sulle macedonie o nelle bevande vegetali. Usala anche per preparare un infuso da sorseggiare a fine pasto: lascia una stecca in acqua bollente per 10 minuti e poi filtra. Se appena prima di bere aggiungi anche una generosa grattugiata di rizoma di zenzero fresco e mescoli, diventa una buona alternativa al caffè. perché lo zenzero risveglia i sensi e favorisce la digestione. 

Nella seconda parte di questo articolo, un menu da prendere ad esempio, per combinare nel modo più giusto gli alimenti corretti, con benefici per la salute e la linea, e tre ricette golose, da gustare senza sensi di colpa.


Fonte: Riza Alimentazione Naturale


lunedì 13 marzo 2023

La salute a tavola: Marzo

Queste sono le ultime settimane per gustare agrumi, biete e cavoletti di Bruxelles, ma iniziano a spuntare le prime erbe spontanee, come il tarassaco e la portulaca, che insieme ai germogli di legumi e asparagi portano in tavola la forza rigenerante della primavera.

Possiamo approfittare anche degli straordinari agretti, che troviamo sui banchi del mercato solo per poche settimane.

Tarassaco

La mela Alto Adige Igp, una bomba di pectina, che svuota il colon e riempie lo stomaco.

Nelle valli verdeggianti dell'Alto Adige, i meleti si estendono a vista d'occhio, e infatti proprio da qui arrivano alcune tra le mele più deliziose e rinomate. Dal gusto marcato, le mele Alto Adige hanno una polpa compatta che regala quote di vitamina C, potassio e soprattutto fibre come la pectina, che nutre la flora batterica e favorisce la regolarità. Aggiungi una mela (con la buccia) a fettine, all'insalata di riso nero, piselli e germogli: sarai subito sazio. 


Il crescione, valido aiuto alla funzionalità renale.

Il crescione è l'erba aromatica di cui hai bisogno a marzo per sostenere il lavoro dei reni. Le piccole foglie ovali, di colore verde scuro e gradevolmente piccanti, sono un potente alleato disintossicante e diuretico. Ricco di vitamine A e C e di ferro, calcio e magnesio, il crescione ti aiuta anche a prevenire i sintomi delle allergie respiratorie primaverili. Il suo sapore si sposa a meraviglia con insalate, zuppe, formaggi, uova e piatti di pesce. 
Se hai voglia di un antipasto, prepara delle bruschette di pane di segale integrale con un velo di caprino bio spolverato con scorza di limone, crescione fresco e prezzemolo, fonte di vitamina C. 


Succo di erba d'orzo per alcalinizzare l'organismo.


Si tratta di un elisir antietà e antinfiammatorio nel bicchiere. E' il succo di erba d'orzo, un'alleata verde particolarmente ricca di clorofilla disintossicante e utile in questo periodo per alcalinizzare l'organismo, evitando che gli accumuli di tossine acide aprano la strada alle infiammazioni. 
Prepara un estratto con sedano, foglie di tarassaco e un cucchiaino di erba d'orzo in polvere: bevi ogni giorno, è un vero drink rigenerante. 
Germogli di erba d'orzo


La clorofilla, che disintossica e rinnova le energie.


La tavola di marzo è quasi monocolore: un tripudio di verde in tutte le sue sfumature. E non è certo un colore casuale. Segnala la ricchezza di clorofilla, sostanza dal notevole potenziale depurativo, fondamentale per sostenere il corpo nel corso di questo mese che segna definitivamente il passaggio tra inverno e primavera. 
Gli ultimissimi cavoli e cavoletti, i carciofi, le insalate più tenere, gli asparagi, gli agretti, gli spinaci finalmente davvero di stagione, le erbe spontanee (come il tarassaco e il luppolo selvatico) che spuntano disordinatamente ai margini di campi e fossi: ecco i più preziosi alleati che devi schierare ogni giorno al tuo fianco, o meglio, nel tuo piatto, per assicurarti un ingresso trionfale nella stagione che sta per iniziare. Non scartare le foglie più esterne e dure: spesso sono le più ricche di clorofilla. 
Se ti stai chiedendo dove trovare l'erba d'orzo, il tarassaco, o il luppolo selvatico, la prima strada da percorrere sarebbe una passeggiata in campagna, dove queste erbe si trovano abbastanza facilmente, basta guardare bene le immagini e provare a cercarle.
Ma nel caso in cui tu non potessi farlo, ci sono sempre le erboristerie e i vari negozi online. Ti ricordo anche che puoi realizzare un tuo piccolo orto personale, coltivando in casa tutti i germogli di cui hai bisogno. Qui trovi un esempio

In questa fase di adattamento è fondamentale sostenere i processi depurativi del fegato con le erbe amare e non sovraccaricare l'apparato digerente: inizia i pasti con un piccola porzione di germogli crudi, veri attivatori della funzione digestiva, e aggiungi ai piatti un tocco di zenzero

Anche il cervello ha bisogno del giusto nutrimento: le fonti di vitamina B gli danno la carica che gli serve e attenuano lo stress. Inizia fin dalla colazione, con una tazza di latte di mandorla e un muesli casalingo fatto di cereali integrali, qualche mandorla e una manciata di semi di girasole. Se il cambio di stagione ti rende più difficile prendere sonno, gusta dopo cena un paio di datteri farciti con un cucchiaino piccolo di ricotta: sono fonti di magnesio, il minerale più prezioso per distendere i nervi. 

Fonte: Riza Alimentazione Naturale