Un organismo infiammato è il terreno più fertile per le cellule cancerogene.
IL FARMACO GIUSTO LO TROVI NEL TUO PIATTO
L'infiammazione è una reazione naturale di difesa dell'organismo contro stimoli irritativi, ferite o infezioni, spiega Franco Berrino, generalmente si manifesta con arrossamento, aumento di temperatura, tumefazione (quando ci tagliamo, per esempio). La reazione deve essere rapida, l'organismo deve rispondere immediatamente (fase acuta) e nel minor tempo possibile a quell'attacco, virus, batterio, ecc.
E' un meccanismo salvifico che però, se si protrae nel tempo, si rovescia nel suo contrario: l'infiammazione passa da acuta a cronica e l'ambiente infiammato diventa il terreno fertile per le più diverse patologie, dal diabete alle malattie cardiovascolari, dalla demenza all'alzheimer. Allo stesso modo possono proliferare molti tumori maligni, sempre più spesso descritti come patologie infiammatorie.
La connessione fra infiammazione e tumori è consolidata, prosegue Berrino, praticamente tutti i tumori sono attivati dall'infiammazione, ed è spesso sufficiente un'infiammazione modesta, con valori verso l'alto dell'intervallo di normalità di PCR (proteina C reattiva, facilmente diagnosticabile tramite un prelievo di sangue), per dare l'allarme.
Ad oggi, dunque, il primo passo in una dieta di prevenzione dei tumori, prima ancora di assumere farmaci antinfiammatori, che possono avere effetti collaterali anche gravi, è quello di prestare attenzione alla nostra dieta, un "farmaco" che possiamo assumere senza alcun tipo di controindicazione.
MEDICINA DA MANGIARE
Nel libro "Medicina da mangiare", Franco Berrino, con il contributo di Simonetta Varcella e Silvia Petruzzelli, traduce in istruzioni pratiche le sue già note indicazioni preventive e terapeutiche riguardo la nutrizione. Il volume è idealmente un'integrazione di un altro grande successo "Il cibo dell'uomo", già pubblicato dal 2015.
LA LISTA NERA
- Per tenere bassa la glicemia, secondo Berrino, occorre eliminare saccarosio, glucosio, sciroppo di glucosio, fruttosio, bevande zuccherate e bevande "zero", dolciumi industriali, cereali zuccherati per la colazione, farine raffinate, patate.
- Per tenere bassa l'insulina si dovrebbero evitare i cibi che la innalzano, direttamente o indirettamente: lo zucchero, il fruttosio, il latte (tutto, anche quello scremato), cibi con sapori molto dolci e tutti gli alimenti con ingredienti ad alto indice glicemico (gli stessi di sopra). E' importante anche, dice Berrino, ridurre i cibi che pur non facendola innalzare, interferiscono con il suo buon funzionamento: quelli ricchi di grassi saturi (salumi, carni rosse , formaggi, burro) e idrogenati (margarine, pasticceria da banco, patatine, snack salati).
- Per tenere bassi i fattori di crescita il professore suggerisce di evitare latte e cibi molto ricchi di proteine, soprattutto animali: meglio le proteine vegetali, con moderazione (anche la porzione di legumi per ogni pasto non deve essere abbondante).
LA DIETA ANTINFIAMMATORIA SI FA IN DUE PASSI
1 - Seleziona con cura i cibi di origine animale. "Innanzitutto dobbiamo evitare i principali cibi che aumentano significativamente i livelli nel sangue di citochine infiammatorie e di PCR, ovvero quelli di provenienza animale, eccetto il pesce", dice il professore. Una delle ragioni è che le carni (più le rosse che le bianche) e i formaggi sono ricchi di acido arachidonico, da cui l'organismo sintetizza le prostaglandine infiammatorie. Le carni conservate come i salumi, inoltre, possono favorire l'infiammazione ancora di più.
2 - Evita che la glicemia si alzi eccessivamente. "Dobbiamo imparare a tenere bassa la glicemia (il livello di zuccheri nel sangue), evitando cibi ad alto indice glicemico e insulinemico" continua il professore, "le cellule tumorali consumano molto più glucosio delle cellule normali e sempre più studi evidenziano che chi ha la glicemia alta si ammala di più, e se è malato, ha una prognosi peggiore. Tenere bassa la glicemia, inoltre, aiuta a tenere bassa l'insulina (l'ormone che stimola la proliferazione cellulare) e quindi i fattori di crescita".
LA SALUTE E' UN EQUILIBRIO
La dieta deve essere sempre di stagione, perché la salute, di fatto , è un equilibrio di energie, anche in funzione dell'ambiente in cui viviamo. I prodotti di origine tropicale, piuttosto diffusi oggi, hanno un'energia estremamente rinfrescante per bilanciare il caldo dei luoghi in cui crescono, ma completamente inadatta se viviamo in un clima umido e freddo. Consumare ananas a dicembre non apporta alcun beneficio, anzi, potrebbe indebolire e confondere il nostro organismo.
LA PILLOLA MAGICA NON ESISTE
La dieta giusta è il farmaco migliore: non esiste un mix di sostanze benefiche pronto all'uso, una sorta di pillola magica della prevenzione. Gli studi sono concordi nel dire che una dieta che si avvicina allo stile mediterraneo tradizionale riduce il rischio di cancro. La natura ci offre tutti gli antiossidanti necessari, attraverso la grande varietà di cereali, legumi, verdure e frutta, che ogni stagione ci regala. Gli esperimenti di supplementazione tramite integratori di sostanze antiossidanti per la prevenzione dei tumori sono stati fallimentari: molti non hanno avuto effetti, alcuni li hanno addirittura fatti aumentare. Con il consumo di una grande varietà di vegetali, siamo sicuri di non assumere troppe o troppo poche sostanze antiossidanti, e soprattutto di assumerle nel cocktail giusto di migliaia di sostanze che la natura ha voluto mettere nei cibi.
ECCO I CIBI PREZIOSI DA TENERE IN DISPENSA
- Cereali integrali: riso, miglio, orzo, varietà di grani antichi e grano saraceno.
- Pesci grassi, come il pesce azzurro o i pesci dei mari freddi, ricchi di Omega 3.
- Semi di lino, semi di zucca e altri semi oleaginosi, tipo le noci.
- Erba porcellana (Portulaca oleracea), erbe selvatiche e borragine, contengono acido gammalinolenico, Omega 6, precursori di prostaglandine antinfiammatorie.
- Olio extravergine di oliva, solo se non privato dei suoi polifenoli, ovvero di buona qualità.
- Frutta fresca e verdure di stagione, specialmente quelle ricche di flavonoidi, come le cipolle, soprattutto quelle rosse, ricche di quercetina, che vanno però accuratamente yanghizzate (appassite a lungo in poco olio) per eliminare i composti solforati, e le mele, anch'esse piuttosto ricche di quercetina. Sì anche ai mirtilli, frutti di bosco e uvetta sultanina.
- Funghi shiitake, soia, legumi e alghe.
- Tè verde e miele.
- Cioccolato nero (100% di caco, per uso culinario) ricco di polifenoli, azione è assai ridotta dall'aggiunta di latte.