lunedì 27 febbraio 2023

PREVENIRE IL CANCRO A TAVOLA SI PUO'

Un organismo infiammato è il terreno più fertile per le cellule cancerogene. 

IL FARMACO GIUSTO LO TROVI NEL TUO PIATTO 


L'infiammazione è una reazione naturale di difesa dell'organismo contro stimoli irritativi, ferite o infezioni, spiega Franco Berrino, generalmente si manifesta con arrossamento, aumento di temperatura, tumefazione (quando ci tagliamo, per esempio). La reazione deve essere rapida, l'organismo deve rispondere immediatamente (fase acuta) e nel minor tempo possibile a quell'attacco, virus, batterio, ecc.

E' un meccanismo salvifico che però, se si protrae nel tempo, si rovescia nel suo contrario: l'infiammazione passa da acuta a cronica e l'ambiente infiammato diventa il terreno fertile per le più diverse patologie, dal diabete alle malattie cardiovascolari, dalla demenza all'alzheimer. Allo stesso modo possono proliferare molti tumori maligni, sempre più spesso descritti come patologie infiammatorie. 

La connessione fra infiammazione e tumori è consolidata, prosegue Berrino, praticamente tutti i tumori sono attivati dall'infiammazione, ed è spesso sufficiente un'infiammazione modesta, con valori verso l'alto dell'intervallo di normalità di PCR (proteina C reattiva, facilmente diagnosticabile tramite un prelievo di sangue), per dare l'allarme. 

Ad oggi, dunque, il primo passo in una dieta di prevenzione dei tumori, prima ancora di assumere farmaci antinfiammatori, che possono avere effetti collaterali anche gravi, è quello di prestare attenzione alla nostra dieta, un "farmaco" che possiamo assumere senza alcun tipo di controindicazione. 


MEDICINA DA MANGIARE

Nel libro "Medicina da mangiare", Franco Berrino, con il contributo di Simonetta Varcella e Silvia Petruzzelli, traduce in istruzioni pratiche le sue già note indicazioni preventive e terapeutiche riguardo la nutrizione. Il volume è idealmente un'integrazione di un altro grande successo "Il cibo dell'uomo", già pubblicato dal 2015.

LA LISTA NERA

- Per tenere bassa la glicemia, secondo Berrino, occorre eliminare saccarosio, glucosio, sciroppo di glucosio, fruttosio, bevande zuccherate e bevande "zero", dolciumi industriali, cereali zuccherati per la colazione, farine raffinate, patate.

- Per tenere bassa l'insulina si dovrebbero evitare i cibi che la innalzano, direttamente o indirettamente: lo zucchero, il fruttosio, il latte (tutto, anche quello scremato), cibi con sapori molto dolci e tutti gli alimenti con ingredienti ad alto indice glicemico (gli stessi di sopra). E' importante anche, dice Berrino, ridurre i cibi che pur non facendola innalzare, interferiscono con il suo buon funzionamento: quelli ricchi di grassi saturi (salumi, carni rosse , formaggi, burro) e idrogenati (margarine, pasticceria da banco, patatine, snack salati).

- Per tenere bassi i fattori di crescita il professore suggerisce di evitare latte e cibi molto ricchi di proteine, soprattutto animali: meglio le proteine vegetali, con moderazione (anche la porzione di legumi per ogni pasto non deve essere abbondante).


LA DIETA ANTINFIAMMATORIA SI FA IN DUE PASSI

1 - Seleziona con cura i cibi di origine animale. "Innanzitutto dobbiamo evitare i principali cibi che aumentano significativamente i livelli nel sangue di citochine infiammatorie e di PCR, ovvero quelli di provenienza animale, eccetto il pesce", dice il professore. Una delle ragioni  è che le carni (più le rosse che le bianche) e i formaggi sono ricchi di acido arachidonico, da cui l'organismo sintetizza le prostaglandine infiammatorie. Le carni conservate come i salumi, inoltre, possono favorire l'infiammazione ancora di più. 

2 - Evita che la glicemia si alzi eccessivamente. "Dobbiamo imparare a tenere bassa la glicemia (il livello di zuccheri nel sangue), evitando cibi ad alto indice glicemico e insulinemico" continua il professore, "le cellule tumorali consumano molto più glucosio delle cellule normali e sempre più studi evidenziano che chi ha la glicemia alta si ammala di più, e se è malato, ha una prognosi peggiore. Tenere bassa la glicemia, inoltre, aiuta a tenere bassa l'insulina (l'ormone che stimola la proliferazione cellulare) e quindi i fattori di crescita". 

LA SALUTE E' UN EQUILIBRIO

La dieta deve essere sempre di stagione, perché la salute, di fatto , è un equilibrio di energie, anche in funzione dell'ambiente in cui viviamo. I prodotti di origine tropicale, piuttosto diffusi oggi, hanno un'energia estremamente rinfrescante per bilanciare il caldo dei luoghi in cui crescono, ma completamente inadatta se viviamo in un clima umido e freddo. Consumare ananas a dicembre non apporta alcun beneficio, anzi, potrebbe indebolire e confondere il nostro organismo. 


LA PILLOLA MAGICA NON ESISTE

La dieta giusta è il farmaco migliore: non esiste un mix di sostanze benefiche pronto all'uso, una sorta di pillola magica della prevenzione. Gli studi sono concordi nel dire che una dieta che si avvicina allo stile mediterraneo tradizionale riduce il rischio di cancro. La natura ci offre tutti gli antiossidanti necessari, attraverso la grande varietà di cereali, legumi, verdure e frutta, che ogni stagione ci regala. Gli esperimenti di supplementazione tramite integratori di sostanze antiossidanti per la prevenzione dei tumori sono stati fallimentari: molti non hanno avuto effetti, alcuni li hanno addirittura fatti aumentare. Con il consumo di una grande varietà di vegetali, siamo sicuri di non assumere troppe o troppo poche sostanze antiossidanti, e soprattutto di assumerle nel cocktail giusto di migliaia di sostanze che la natura ha voluto mettere nei cibi.


ECCO I CIBI PREZIOSI DA TENERE IN DISPENSA

  • Cereali integrali: riso, miglio, orzo, varietà di grani antichi e grano saraceno.
  • Pesci grassi, come il pesce azzurro o i pesci dei mari freddi, ricchi di Omega 3.
  • Semi di lino, semi di zucca e altri semi oleaginosi, tipo le noci.
  • Erba porcellana (Portulaca oleracea), erbe selvatiche e borragine, contengono acido gammalinolenico, Omega 6, precursori di prostaglandine antinfiammatorie.
  • Olio extravergine di oliva, solo se non privato dei suoi polifenoli, ovvero di buona qualità.
  • Frutta fresca e verdure di stagione, specialmente quelle ricche di flavonoidi, come le cipolle, soprattutto quelle rosse, ricche di quercetina, che vanno però accuratamente yanghizzate (appassite a lungo in poco olio) per eliminare i composti solforati, e le mele, anch'esse piuttosto ricche di quercetina. Sì anche ai mirtilli, frutti di bosco e uvetta sultanina.
  • Funghi shiitake, soia, legumi e alghe.
  • Tè verde e miele.
  • Cioccolato nero (100% di caco, per uso culinario) ricco di polifenoli, azione è assai ridotta dall'aggiunta di latte. 

Fonte: Riza Alimentazione Naturale

sabato 25 febbraio 2023

ALLORO, DIGESTIVO E CALMANTE, TUTTE LE VIRTU'

LE SUE FOGLIE CONTENGONO OLII ESSENZIALI DALL'AZIONE DIGESTIVA E CARMINATIVA: EVITANO METEORISMO E DISPEPSIE



Le foglie dell'alloro non devono mancare nelle pietanze di questa stagione, e non dovrebbero mai mancare in dispensa. Il sempreverde mediterraneo, sin dall'antichità, simboleggia la vittoria della luce sull'oscurità invernale, e aiuta l'organismo a proteggersi dai radicali liberi e dai microrganismi nocivi. Uno studio dell''università di Tripoli ha riscontrato un elevato potere antiossidante nelle foglie essiccate di alloro, oltre che una discreta efficacia antibatterica nei confronti dello Staphylococcus aureus. Come conferma la dottoressa Cinzia Longobucco, biologa nutrizionista, "l'attività antiossidante dell'alloro non solo è in grado di contrastare i radicali liberi e prevenire le cellule cancerose, ma, grazie alla presenza di vitamina C, stimola il sistema immunitario". Inoltre, nelle foglie si trova il partenolide, che aiuta a spegnere le infiammazioni. 

Basta pancia a palloncino

Le foglie di alloro contengono olii essenziali importanti come l'eugenolo e l'eucaliptolo, continua la dottoressa, che favoriscono la digestione. I suoi enzimi permettono la digestione di proteine complesse da scomporre e assorbire per trarne il massimo beneficio nutrizionale. Le foglie svolgono un'intensa azione carminativa che incoraggia l'espulsione di aria in eccesso. Prova un infuso di tre foglie di alloro frantumate grossolanamente e la scorza di un limone bio per scongiurare fermentazioni postprandiali e crampi.

Si prende cura del cuore

L'alloro contiene sostanze che si prendono cura del cuore: l'acido caffeico, utile per abbassare il colesterolo cattivo, e la rutina, che favorisce la permeabilità dei capillari sanguigni. Ci sono poi potassio, che regola la pressione, e ferro, che consente la produzione di emoglobina. 

Aggiungilo ai legumi per evitare le fermentazioni

Le foglie di alloro sono davvero versatili e possono essere consumate fresche, essiccate o in polvere. Essiccate hanno un aroma meno intenso. Sono perfette con i legumi, perché li rendono più digeribili e prevengono meteorismo e fermentazioni. 

Aggiungi sempre 2 o 3 foglie spezzettate alle zuppe (ottima la combinazione con le lenticchie) o all'acqua di cottura dei legumi, da mangiare con cereali interi. 


DA NON CONFONDERE CON IL LAURO

Molti di noi, io compresa, hanno creduto a lungo che alloro e lauro fossero la stessa cosa, ma non è così. Sono molto simili, ma con qualche differenza, innanzitutto il nome, l'alloro si chiama Laurus Nobilis, mentre il lauro si chiama Laurus Cerasus. Come riconoscerli, visto che il primo è ottimo per la nostra salute, mentre il secondo è velenoso

Quando trovi un cespuglio di lauro, fai un esame visivo: le foglie dell'alloro sono dentellate e larghe, quelle del lauro sono più strette e dai bordi più regolari. Poi l'esame olfattivo, che taglia la testa al toro: stropiccia una foglia tra le dita e annusa. L'alloro profuma gradevolmente e lo riconosci subito, il lauro ha un odore tenue ma leggermente pungente, proprio a causa del veleno che contiene. 


Laurus Cerasus (tossico)

Laurus Nobilis (buono)

Fonte Riza Alimentazione Naturale


venerdì 24 febbraio 2023

MENU SETTIMANALE PER RIPULIRE L'ORGANISMO


Questo è un menu che realizza una vera e propria doccia interna all'organismo, così in breve tempo riattiverai i processi di pulizia degli organi e ti sentirai subito più leggero e pieno di energie.

Lunedì

Pranzo: tortino di riso integrale con porri, curcuma e basilico, aggiungi un'insalata di erbette amare.

Cena: vellutata tiepida con topinambur, zenzero e zucca al rosmarino, più una fettina di pane nero integrale.

Martedì

Pranzo: "risotto" di avena, curry e banane, + insalata di finocchi e arance (ricetta in basso)

Cena: polpette di azuki e topinambur in crosta di sesamo bianco, bietole al vapore con limone e olio extravergine.

Mercoledì

Pranzo: pasta integrale ai carciofi con aglio e prezzemolo, aggiungi un'insalata verde.

Cena: insalata di valeriana con carote e daikon marinati con succo di limone e arancia, filetti di sgombro al vapore con dressing al timo. 

Giovedì

Pranzo: risotto integrale al topinambur e rosmarino, poi radicchio saltato in padella con pinoli e uvetta.

Cena: zuppa di lenticchie rosse al limone e curcuma, accompagna con cialde di riso croccante.



Venerdì

Pranzo: sambal di banane con tofu piccante e avena in chicchi (ricetta in basso).

Cena: farinata di ceci alle erbette, salsa guacamole fatta in casa, un'insalata di carote crude condite con succo di limone e sesamo nero.

Sabato

Pranzo: pesce bianco al cartoccio con cavolo nero in padella e barbabietole.

Cena: piadina di farro integrale con cime di rapa saltate in padella con aglio e acciughe + insalata mista. 

Domenica libera.

Domenica libera!


Spuntini fra i pasti?

Puoi scegliere tra:

  1. un frutto di stagione e una tisana di tarassaco.
  2. un biscotto casalingo fatto con avena, banane, mandorle e cacao + una tisana di finocchio e anice con un cucchiaino di miele.
  3. un bicchiere di latte di mandorla o un caffè insieme a 5 mandorle, oppure noci o nocciole.


A colazione?

Ecco le alternative:
- porridge d'avena (ricetta in basso
- pancake di banana e avena con qualche nocciola
- gallette di grano saraceno con mezzo avocado schiacciato con limone e paprika
- fiocchi di avena o riso o miglio, con yogurt bianco magro, + mirtilli e semi di lino. 



LE RICETTE DEL MENU

Risotto di avena con banane e curry

Ingredienti per una persona: 

  • 1 tazza di avena decorticata
  • 1 banana matura
  • 1 scalogno grande, affettato
  • 2 cucchiai d'olio evo
  • brodo vegetale
  • sale marino integrale
  • pepe nero macinato al momento
  • un cucchiaino di curry
  • 2 cucchiai di parmigiano per mantecare (facoltativo)
  • 30 grammi di mandorle
Preparazione:
Metti in ammollo l'avena per una notte. Il mattino scolala, sciacquala sotto l'acqua corrente e falla cuocere per 30 minuti in una pentola con 3 tazze di acqua bollente e un pizzico di sale grosso. Scolala e metti da parte.
In una casseruola, fai imbiondire lo scalogno con l'olio, quindi aggiungi un pizzico di curry e lascia scaldare la spezia. Aggiungi l'avena, copri di brodo vegetale ben caldo e lascia cuocere per 5 minuti. Nel frattempo, schiaccia con i rebbi di una forchetta mezza banana, aggiungila al risotto e mescola. Lascia cuocere per 5 minuti, mescolando e aggiungendo altro brodo se necessario. 
Poco prima di togliere il risotto dal fuoco, aggiungi il resto della banana tagliata in pezzettini piccoli e mescolali all'avena, insieme al parmigiano per mantecare e dare sapidità. Impiatta, spolvera con pepe nero e mandorle tostate e a pezzettini e servi immediatamente. 



Porridge di avena per la colazione

Ingredienti per 2 persone:

  • 150 grammi di fioccchi d'avena piccoli
  • 1 bicchiere di latte di mandorla
  • 20 grammi di farina di mandorle
  • mezza banana matura
  • 1 cucchiaio di olio di cocco
  • 1 cucchiaio di miele o sciroppo d'acero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 spolverata di cannella
  • 1 cucchiaio di granella di mandorle
  • 1 cucchiaio di semi di chia
Preparazione: in un pentolino sul fuoco lascia cuocere per 5 minuti i fiocchi d'avena nel latte di mandorle. Aggiungi un pizzico di sale e la farina di mandorle e mescola continuamente, lasciando cuocere per 1 altro minuto. 
Nel frattempo versa l'olio di cocco su una padella antiaderente ben calda, aggiungi il miele, la cannella, quindi le fettine di banana, avendo cura di non sovrapporle. Aggiungi un pizzico di sale e lascia cuocere per 2 minuti. Quando vedrai i bordi indorarsi, girale sull'altro lato. Toglile dal fuoco, aggiungine qualcuna nel pentolino del porridge e mescola. Versa il porridge in una ciotola, aggiungi i semi di chia, guarnisci con le altre banane caramellate e la granella di mandorle e servi immediatamente. 


Sambal di banane con tofu piccante

Ingredienti per 2 persone:

  • 1 cipolla e 2 spicchi d'aglio
  • 1 radice di zenzero sbucciata e tritata
  • 500 ml di brodo vegetale
  • 200 grammi di spinaci surgelati
  • coriandolo, cumino e curcuma in polvere
  • 2 baccelli di cardamomo verde aperti
  • mezzo peperoncino rosso piccante sminuzzato
  • 200 grammi di tofu tagliato a cubetti
  • 1 mazzetto di coriandolo fresco
  • 2 cucchiai di mandorle tritate
  • 1 banana grande non troppo matura
  • 1 limone, succo
  • 1 tazza di farina di cocco
  • 1 vasetto di yogurt greco magro bianco
  • sale marino integrale fino e pepe nero


Preparazione:
In un robot da cucina sminuzza aglio, cipolla e zenzero. 
Aggiungi 100 ml di brodo e frulla. Tosta in padella per un minuto un cucchiaino di coriandolo, uno di cumino, uno di curcuma e il cardamomo. Unisci il brodo e gli spinaci. Fai sobbollire per 20 minuti. Quando il brodo è asciugato, aggiungi il tofu a pezzi, peperoncino e coriandolo fresco. Cuoci per 5 minuti. Poi lascia intiepidire e cospargi con le mandorle. 
Nel frattempo, prepara il sambal: taglia la banana a rondelle e irrorala con succo di limone. Metti le fette nello yogurt, con sale e pepe, e mescola; poi passale nella farina di cocco. 
Versa il sambal in una ciotolina e portalo in tavola insieme al tofu piccante e a una porzione di avena o riso integrale (al posto del pane). 

Fonte: Riza Alimentazione Naturale


giovedì 23 febbraio 2023

DISINTOSSICARSI A FEBBRAIO

Il corpo è un sistema stupefacente: produce ogni giorno molte sostanze di scarto, residui inevitabili che derivano dai processi organici, ma ha anche sofisticati sistemi per liberarsene. Sono quelli che chiamiamo "organi filtro" perché acchiappano le sostanze che vanno smaltite e le allontanano, mentre trattengono quelle che sono utili al funzionamento generale. Il sistema sanguigno e quello linfatico, ad esempio, sono responsabili di portare il nutrimento alle cellule e allontanare da essere i prodotti di rifiuto ( i cosiddetti scarti metabolici). Fegato, reni, ed intestino, invece, sono gli organi deputati al filtraggio di queste tossine, poi espulse anche attraverso i polmoni e la pelle. 


Sono sistemi infaticabili, ma se le tossine sono troppe o se questi organi sono stati sottoposti ad una mole eccessiva di lavoro, possono essere troppo provati e rallentare, diventare meno efficienti. E' allora il momento di una piccole pulizia interna che, proprio come avviene con un rubinetto con un filtro sporco, li alleggerisca e faccia riprendere loro il funzionamento ottimale. 

Il corpo intossicato si ammala di più

E' fondamentale che il tuo corpo, e dunque l'ambiente in cui vivono le cellule, venga mantenuto pulito. Se i tuoi organi filtro smattono di funzionare in modo efficiente, gli scarti metabolici si accumulano, tornano in circolo e si verifica una condizione di intossicazione progressiva. Questo porta ad uno stato di generale malessere e a vari disturbi psicofisici: improvviso accumulo di peso, anche senza cambiamenti nell'alimentazione, stanchezza intensa, tendenza a tristezza e depressione e mancanza di entusiasmo ed energia. Siamo più esposti a carenze del sistema immunitario e ad uno stato di infiammazione generale che, se protratta per troppo tempo, può trasformarsi in cronica e diventare terreno per malattie degenerative anche gravi. 


La strategia a tavola

Se una dieta scorretta è uno dei fattori che intasa i nostri organi filtro, i giusti alimenti messi in tavola ogni giorno sanno riequilibrare la situazione e restituire efficienza e salute a tutto l'organismo. Sebbene esistano cibi dall'effetto detox più marcato di altri, non c'è un rimedio che, da solo, possa efficacemente ripulire internamente tutto il corpo. Per questo motivo, come vediamo più avanti, serve una strategia diversa. Ogni organo filtro trae giovamento da uno o più vegetali di stagione, che questo mese non possono mancare nella tua lista della spesa: sono i tuoi alleati detox su misura. 

Che cosa bere per aiutare il processo di pulizia

Alcune piante hanno un'azione detox, drenante e diuretica. Tra gli estratti più utili ci sono la betulla e il tè verde, che funzionano per il drenaggio linfatico; il gambo di ananas, per stimolare la digestione ed il microcircolo; il finocchio e il tarassaco, perfetti per alleggerire fegato e intestino. Per il drenaggio del fegato, sono utili gli infusi con curcuma, cardo mariano, carciofo e bardana. 


Rosmarino, cime di rapa e carciofi per il fegato

Per la medicina tradizionale cinese, la funzione principale del fegato è disperdere in tutto il corpo l'energia vitale e garantire che scorra in modo fluido. L'eccesso di cibo è uno dei motivi del malfunzionamento del fegato, che, oberato dalla elaborazione dei nutrienti ingeriti, non ha tempo per occuparsi anche della detossificazione dell'organismo. Per depurarlo, fai incetta di vegetali invernali: tutte le verdure sono indicate (soprattutto carote, sedano, barbabietole e rosmarino), ma punta soprattutto su quelle amare, che stimolano l'attività epatica. Sono perfetti cavolo nero, erbette, cicorie, tarassaco, cime di rapa e soprattutto carciofi: portali in tavola fino a 4 volte a settimana, a crudo e conditi con olio extravergine d'oliva e limone fresco. 


Per i reni il prezzemolo

Guardiamo ancora cosa dice la medicina cinese: i reni sono la sede dell'energia vitale, responsabili dell'eliminazione delle tossine e dei rifiuti dal sangue, del mantenimento dello stato di equilibrio del corpo e della regolazione del bilanciamento acido alcalino. Ogni giorno processano 200 litri di sangue per filtrare 2 litri di acqua in eccesso e rifiuti: un grosso sforzo, per due organi della grandezza di un pugno! I reni indeboliti da un eccesso di lavoro o da un abuso di proteine animali o farmaci, non sono in grado di rimuovere i prodotti di scarto, che si accumulano nel sangue, entrando di nuovo in circolo. Il prezzemolo è il miglior alleato dei reni: diuretico e antiossidante, contiene tutte le vitamine e i minerali chelanti, fondamentali per la pulizia dei reni. Sceglilo fresco e aggiungilo su tutti i tuoi piatti. 



Frutta, cipolle e daikon per il sistema linfatico

Pensa a un lavandino: se un ingorgo ostruisce le tubature, l'acqua ristagna. Ecco: il sistema linfatico è il sistema di scarico del nostro organismo e necessita della stessa manutenzione e cura. La linfa che si raccoglie tra le cellule scorre continuamente, rimuovendone le scorie. Proprio come un solvente, alcuni cibi hanno la capacità di dissolvere depositi e blocchi nel sistema linfatico. Protagonista tra questi è la famiglia delle cipolle, che aumentano la secrezione liquida. Oltre a cipollotti, scalogni e porri, non farti mancare il daikon, enorme ravanello bianco dal sapore pungente: cuocilo in padella con zucchine e porri o grattugialo fresco su un'insalata di finocchi crudi e arance, da mangiare come antipasto. Anche gli enzimi e gli acidi della frutta sono ottimi detergenti linfatici: a colazione, mangia una piccola macedonia con kiwi e pera. 


Per l'intestino zenzero e topinambur

Pancia gonfia, flatulenza, difficoltà digestive, alito cattivo, intolleranze alimentari: i sintomi di un intestino sovraccarico e intossicato sono molteplici, inclusa la tendenza ad ammalarci facilmente. Nel depurare l'intestino, l'alimentazione gioca un ruolo chiave: dobbiamo preferire i cibi che favoriscono la crescita dei batteri buoni e che facilitano la motilità intestinale. Il re è il topinambur: è ricchissimo di inulina, una fibra che previene la stipsi, depura il colon e favorisce la crescita di lactobacilli e bifidobatteri. Ottimi alimenti sono anche aceto di mele, kefir, yogurt e cibi fermentati. Ogni giorno a colazione o merenda mangia uno yogurt con zenzero fresco grattugiato (riattiva la peristalsi) e aggiungi 4 o 5 pinoli. 


Un aiuto in più con l'aloe vera

Le sue foglie verdi e carnose custodiscono un gel trasparente denso di nutrienti, da cui si ricava un succo che ha azione antinfiammatoria, depurativa e riequilibrante sulle mucose intestinali e sulla flora batterica. E' utile soprattutto se tendi a soffrire di irregolarità intestinali. In commercio trovi diversi prodotti a base di aloe vera, da sola o abbinata ad altri ingredienti naturali che concorrono alla purificazione dell'organismo. Puoi assumerne un misurino ogni mattina, 30 minuti prima di colazione. Se hai una bella pianta in casa, cosa peraltro consigliabile per vari utilizzi, taglia una foglia, togli tutta la pellicina verde (tagliando prima le strisce laterali), e utilizza il gel, ricavandolo con molta attenzione con un cucchiaino. Mettilo in un barattolino con alcol a 90° e lascia in infusione per almeno due o tre giorni. Quando è il momento di utilizzarlo, lo puoi diluire in qualunque altra bevanda, un cucchiaino alla volta. 

Fonte: Riza Alimentazione Naturale

martedì 21 febbraio 2023

MANDORLE DOLCI, GOCCE DI GIOVINEZZA

LE MANDORLE SONO TRA LE PRINCIPALI FONTI DI VITAMINA E, LA SOSTANZA CHE PIU' DI TUTTE LE ALTRE INNESCA I MECCANISMI ANTINVECCHIAMENTO DELL'ORGANISMO.

La loro prima patria è stata l'Asia centrale, ma, come dimostrano le innumerevoli ricette tradizionali della cucina italiana, dalla pasta di mandorle ai cantucci, non si può negare che le mandorle abbiano trovato un terreno fertile e un clima propizio nel bacino del Mediterraneo, in particolare nel Sud Italia. 

Simili a gocce candide e lisce, questi semi oleosi sono fonte privilegiata di grassi insaturi, vitamina E, proteine, fibre. Ecco perché sono alleate della salute cardiovascolare, mantengono giovani i tessuti e riducono massa grassa e colesterolo. 


PILLOLE QUOTIDIANE CONTRO LE RUGHE

Le mandorle sono tra le più ricche di vitamina E, ovvero tocoferolo, ne contengono 26 mg per 100 grammi (il nostro fabbisogno quotidiano è di 8 mg).
La sua comprovata azione antiossidante mostra i propri effetti soprattutto a livello cutaneo, perché mette un freno al fotoinvecchiamento e favorisce il rinnovamento della pelle. Oltre a contrastare i radicali liberi, la vitamina E mantiene giovane l'organismo anche perché preserva la buona funzionalità di cuore, vista e cervello e "protegge" la vitamina A, che a sua volta agisce contro i radicali liberi. 
Il fegato è in grado di immagazzinare una piccola scorta di vitamina E, da liberare quando la minaccia dei radicali liberi si fa urgente. Ma è una scorta limitata: per questo è importante prendere la buona abitudine di assumere una porzione di semi ogni giorno, pari a circa una decina di mandorle. Ricorda che i benefici delle mandorle, però, si annullano se ne mangi troppe, perché assumeresti una dose esagerata di calorie. 

Grassi buoni. I grassi più abbondanti nelle mandorle sono l'oleico monoinsaturo (lo stesso dell'olio evo), e l'alfa linoleico polinsaturo. Il primo ha effetto antiossidante e anticolesterolo, quindi previene l'aterosclerosi. Il secondo agisce come antiaggregante, fluidificante del sangue e antinfiammatorio. Il cuore ringrazia!

Con la buccia. La sottile buccia marrone delle mandorle, appena sotto al guscio, non va scartata. Questa parte infatti è ricca di fibre ad azione prebiotica (cioè che nutrono la flora batterica buona dell'intestino) e anche di polifenoli antiossidanti, che si schierano al fianco della vitamina E nella lotta all'eccesso di radicali liberi. 

Un vero integratore. Nella mandorla spiccano alcuni minerali che sostengono corpo e cervello: il potassio, il fosforo, il magnesio, il calcio, il ferro e anche lo zinco. Non mancano le vitamine B, che partecipano al metabolismo cellulare e al buon funzionamento del sistema nervoso. 

CONSUMATE PRIMA DI PRANZO AIUTANO A RIDURRE LA MASSA GRASSA

Un importante studio dell'Università Coreana, pubblicato nel 2017, ha dimostrato che aggiungere le mandorle alla propria dieta quotidiana aiuta a ridurre la massa grassa, cioè la quantità di lipociti presente nel corpo connessa al sovrappeso e più in generale allo stato di salute. Per ottenere questo effetto sul grasso corporeo, il momento migliore per mangiare le mandorle è appena prima dei pasti.

I ricercatori hanno preso in esame 227 coreani tra i 20 e i 39 anni, per 16 settimane. Un terzo dei partecipanti ha mangiato una porzione di mandorle ogni giorno prima dei tre pasti principali, un terzo come spuntino pomeridiano e un terzo non le ha mangiate (gruppo di controllo). E' emerso che il gruppo che aveva assunto mandorle prima dei pasti, già dopo 8 settimane, mostrava una buona riduzione della percentuale di massa grassa e di grasso viscerale rispetto al gruppo di controllo. 
Una parte dei partecipanti ha mangiato ogni giorno la stessa porzione di mandorle all'ora di merenda. In questi soggetti è stato osservato, già dopo 8 settimane, un netto calo dei livelli di colesterolo LDL e totale. In generale, insomma, possiamo dire che la giusta quota di mandorle nella dieta possa aiutare a migliorare il profilo lipidico dell'organismo, ma è fondamentale che lo stile di vita sia complessivamente sano ed attivo. 

Insieme al selenio, l'effetto ringiovanente è raddoppiato. Lo trovi nel lievito di birra, nei cereali integrali, nel tonno, nei frutti di mare e nelle uova. Prepara un'insalata tiepida o fredda di farro integrale o quinoa con tonno al naturale, cavoletti di Bruxelles, foglie di menta, un filo di olio evo e mandorle in scaglie, è un pieno di gioventù!

Con la vitamina A, l'effetto dura di più. Il mango è ricco di vitamina A, dunque usalo a colazione, frullato con un bicchiere di latte di mandorle e un cucchiaio di semi di chia, Guarnisci con mandorle, le cui proteine bilanciano gli zuccheri del mango. 

Scegli quelle italiane. Quelle siciliane, in particolare, hanno tre volte più polifenoli di quelle californiane! Ma, in generale, le varietà italiane sono più ricche di nutrienti rispetto a quelle che arrivano dal Sud America, Stati Uniti e Spagna, dove le coltivazioni sono molto intensive. 

Fonte: Riza Alimentazione Naturale











giovedì 16 febbraio 2023

AVENA, UN CHICCO TALMENTE PREZIOSO CHE NON SEMBRA VERO!


Eppure l'avena veniva utilizzata soltanto come mangime per gli animali, fino a qualche secolo fa! Chi ci crederebbe, sapendo quanto vale? Dobbiamo però considerare che gli studi sulle qualità nutrizionali degli alimenti sono piuttosto recenti, quindi, come si poteva immaginare quanto può essere importante l'avena per gli esseri umani?

Negli scritti di Plinio il Vecchio si legge già qualcosa, riguardo all'avena sativa, della famiglia delle Graminacee. ma solo come specie selvatica. Soltanto nel '600 questo cereale ha raggiunto le nostre tavole. Grazie agli studi più recenti, che ne hanno messo in luce le potenzialità benefiche per cuore, cervello e metabolismo, oggi l'avena è promossa a pieno regime come alimento principe della dieta mediterranea.


Perfetto equilibrio di fibre e proteine

L'avena è ricca di lisina, un aminoacido importante per la sintesi delle proteine: solo i legumi ne contengono un quantitativo simile. L'alto contenuto proteico di elevato valore biologico e la lisina rendono questo cereale un'ottima presenza nella dieta di chi vuole tenersi in forma e nutrire la massa magra, ma anche in quella vegana e vegetariana, in sostituzione delle fonti proteiche animali. Anche le fibre e gli acidi grassi buoni sono presenti in buone quantità.

Contro ictus e infarto

Consumando regolarmente avena, il colesterolo cattivo diventerà solo un brutto ricordo, grazie al betaglucano, una fibra solubile che abbonda nel cereale e che, una volta arrivata nell'intestino, si gonfia a contatto con l'acqua e ingloba il colesterolo, limitandone l'assorbimento e favorendone l'eliminazione. Secondo gli ultimi studi, 3 grammi di betaglucano al giorno, nell'ambito di una dieta sana, basterebbero a limitare l'accumulo di placche nei vasi sanguigni. In soggetti con livelli elevati di colesterolo, tale dose può comportare una diminuzione tra l'8 e il 23% del grasso. Il calo di un punto percentuale del livello del colesterolo si traduce nell'abbassamento del 2% del rischio di incorrere in patologie cardiache.

E il cuore ringrazia!

Secondo i risultati presentati alla 247esima conferenza annuale dell'American Chemical Society, nell'avena si trova un composto di fenoli (avenantramide o AVE), con marcate proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e anticancerogene e con un impatto efficace nel rinforzare la salute di cuore e arterie. 

 


Sazia più a lungo e non fa ingrassare!

Meglio un piatto di avena integrale che uno di pasta; il cereale infatti ha un notevole effetto saziante e non sollecita la glicemia, evitando di innescare i meccanismi che portano all'accumulo di grasso addominale. Contenendo una quota proteica, rappresenta inoltre un piatto più bilanciato, portala in tavola anche con verdure e pesce, al posto dei soliti spaghetti!
Nella forma di chicchi integrali, l'avena è da prediligere se vuoi preparare una zuppa, un 'risotto', o un'insalata di cereali. I chicchi integrali o semi integrali (decorticati) vanno lasciati in ammollo prima della cottura.
Grazie al basso indice glicemico e alla presenza di fibre, l'avena è efficace per tenere sotto controllo la glicemia, ed è quindi adatta anche a chi soffre di diabete o intende prevenirlo. 
E' utilissima anche come integrazione alla dose di farina necessaria per le preparazioni di cucina, sia dolci che salate, perché la sua presenza rallenta l'assorbimento degli zuccheri. 


Un tonico per il cervello

Un vista di un periodo intenso di studio o lavoro, mangiare l'avena entro mezzogiorno è un trucco infallibile per avere energie a lungo termine. Merito di carboidrati, vitamine del gruppo B, avenina e minerali, come fosforo e calcio. Sommati insieme, diventano fondamentali per affrontare stress ed esaurimento fisico e mentale. L'azione di riequilibrio nervoso sul lungo periodo mantiene il cervello più sano e pronto. 

Se si desidera una gentile azione di stimolo al metabolismo pigro o all'intestino bloccato, sono consigliati i fiocchi naturali o la crusca, nel primo caso sono i chicchi interi che vengono schiacciati meccanicamente, e nel secondo caso invece è la parte esterna del cereale, la più ricca di nutrienti. I fiocchi depurano il colon e aiutano il metabolismo a funzionare meglio. La crusca è un buona alleata per recuperare e mantenere la regolarità intestinale, oltre che per ridurre l'assimilazione di zuccheri e grassi a livello intestinale. 

Qual è la migliore?

Evita assolutamente le versioni raffinate, perché sono poverissime di nutrienti. Meglio l'avena integrale o semi integrale, cioè decorticata. Questo processo mantiene germe ed endosperma (accade solo con avena e farro, ma non con tutti i cereali). Se scegli i fiocchi di avena, preferisci quelli naturali (interi o tradizionali). Non confonderli con l'avena istantanea, cioè i fiocchi macinati o triturati. Quest'ultima versione è più morbida, ma più povera di fibre e con un indice glicemico leggermente più alto. 


mercoledì 15 febbraio 2023

LE BANANE, TI SALVANO DALLO STRESS E DALLA STANCHEZZA CRONICA.


Ecco le migliori alleate nei periodi di super lavoro, ti regalano energia e lucidità per tutto il giorno.

Le banane sono il frutto più consumato al mondo, e con molta probabilità, sono anche il primo frutto ad essere coltivato: gli archeologi ne hanno trovato tracce in Nuova Guinea risalenti a otto mila anni prima di Cristo.

Tutti conoscono questo frutto soprattutto per il contenuto di potassio, ma in realtà le banane hanno assi nella manica ben più forti da giocare.

La loro polpa deliziosamente dolce e morbida contiene fibre, nutrienti anti stanchezza ed energizzanti e tante vitamine, tra cui la C e la E (ottimi antiossidanti), la A (preziosa per la vista e la pelle) e quelle del gruppo B (che servono per la produzione dei globuli bianchi e quindi per far funzionare bene il sistema immunitario).

Mangiata a colazione, la banana aiuta ad affrontare la giornata con grinta, prevenendo i cali di energia fisica e mentale. 

*** Consiglio per la dieta *** La banana può rappresentare il perfetto spuntino di metà mattina, accompagnata da 20 grammi di semi oleosi, per saziarti a lungo e rallentare l'assorbimento di zuccheri.

*** Per l'energia *** La banana, aggiunta a qualunque tipo di dieta, aiuta a battere la stanchezza e mantenere energia e buonumore. Da uno studio del 2012 condotto su ciclisti britannici è emerso che questi frutti possono essere più efficaci degli integratori sportivi per il reintegro di energia ed elettroliti.

Gli scienziati hanno osservato che i ciclisti che ogni 15 minuti assumevano un pezzo di banana con acqua, ottenevano risultati migliori di chi beveva energy drink. 

Quante cose fanno le banane per te?

- Prevenire la stipsi, grazie al 12% della fibra alimentare raccomandata quotidianamente, in una sola banana, indispensabile per mantenere l'intestino sano e regolare.
- Tenere la pressione sotto controllo, grazie e ben 450 mg di potassio e zero sodio. Questa combinazione è benefica per il cuore, perché il potassio contribuisce a mantenere regolare la pressione ed il battito cardiaco, riducendo il rischio di problemi cardiovascolari.
- Rendere la pelle più soda, visto che contiene il 15% della razione quotidiana raccomandata di vitamina C, antiossidante indispensabile nella formazione del collagene, che rende soda e compatta la pelle.
- Vincere dispepsie e reflusso. Le banane aiutano la digestione e hanno effetto antiacido, quindi sono utili per prevenire reflusso gastroesofageo e bruciore. Sono l'unico frutto concesso nei casi di ulcera, ad esempio, perché sembrano creare una barriera protettiva nello stomaco contro l'azione irritante dei succhi gastrici.
- Favorire la depurazione. Le banane hanno un potere chelante su tossine e metalli pesanti nel corpo, aiutando l'apparato digerente e il sistema escretore a disfarsene.

Sono un grande aiuto contro cattivo umore ed insonnia.

Questo effetto è dovuto alla presenza di triptofano nella buccia e serotonina, soprannominata per i suoi effetti "il neurotrasmettitore della felicità". Combinate con il magnesio e le vitamine del gruppo B presenti nel frutto, queste sostanze possono avere una blanda azione positiva sui nervi. Triptofano e magnesio hanno effetto rilassante, quindi evitano gli stati di stress, e se si mangia la banana di sera, conciliano il buon sonno. Secondo uno studio su Sleep Medicine Reviews, le banane, contrastando l'insonnia durante la gravidanza, possono aiutare a prevenire il diabete gestazionale, di cui il mancato riposo notturno sembra appunto essere uno dei fattori scatenanti. 



Fonte: Riza Alimentazione Naturale





venerdì 3 febbraio 2023

FEBBRAIO A TAVOLA

Febbraio è l'ultimo mese dell'inverno, una specie di spartiacque tra i prodotti del freddo e quelli della primavera. Per questo possiamo ancora approfittare dei cavolfiori, delle verze, dei cavoli neri, delle rape, ma cominciamo anche a rivedere le insalatine tenere, i cardi, le erbette, i primi germogli. Possiamo continuare a sfruttare la carica vitaminica degli agrumi, aggiungendo mandorle e anacardi che danno energia, con le mele e le pere che invece ci regalano fibre e minerali.

LA PERA DECANA INVERNALE

Foto di Amirul Islam su Unsplash

In questo periodo si trovano queste pere speciali, dolci e compatte, con la buccia venata di rosa. Ricche di fibre sazianti e di zuccheri naturali, nonché minerali, come il potassio, il calcio ed il fosforo, che tonificano la mente e il corpo. Quando vai a comprare la pera decana, sceglila italiana (la maggior parte viene prodotta in Emilia Romagna). e consumala a merenda con qualche mandorla. 

Un'altra modalità energizzante per tutto il giorno è affettarla con tutta la buccia, nell'insalata di rucola e feta, a pranzo. 

IL CARDO


Il cardo non si spaventa del freddo invernale, anzi, lo utilizza per rendere più tenere le sue lunghe foglie. A febbraio il cardo ci viene in aiuto per la depurazione del fegato, e tonifica l'organismo affaticato da una lunga fase di abbuffate e vizi alimentari. Per pulire il cardo, taglia in pezzi il gambo, elimina le coste filamentose ed estrai il cuore tenero e chiaro. Fallo lessare subito dopo averlo pulito, per almeno 2 ore in acqua e limone, poi abbinalo a patate dolci e alloro in un delizioso sformato al forno. Se invece vuoi mangiarlo crudo, con poco olio e limone, abbi cura di scegliere il tipo giusto: per questa modalità il migliore è il cardo gobbo di Nizza Monferrato. 

L'ERBA CIPOLLINA


Un aroma discreto ma piacevole, che rende diuretiche le minestre invernali. Parente di cipolle e scalogni, ne ha l'odore molto simile, ma più delicato. E' una preziosa fonte di vitamine B e C, ma anche di sali minerali, con proprietà diuretiche e depurative a livello intestinale. Un interessante maniera per gustarla piacevolmente è insalata, rigorosamente cruda, tritata finemente. Provala anche su una vellutata di cavolfiori e carote viola. 

TUTTO QUELLO CHE NON DEVI FARTI MANCARE

Foto di Nati Melnychuk su Unsplash

L'alimentazione di queste settimane ci deve accompagnare e sostenere nel passaggio dal freddo alla primavera, alleggerendo quegli organi del corpo che agiscono da filtro, per liberarli dalle tossine accumulate in inverno. Per questo c'è bisogno dei carciofi invernali, delle verdure amare, dei tuberi  e vegetali più ricchi di fibre prebiotiche e probiotiche, un vero toccasana per riattivare la peristalsi. La depurazione interessa anche i vasi sanguigni, che possono essere sgrassati grazie ad alimenti portentosi come l'avena, i broccoli, le mandorle e le noci. Non ci facciamo mancare il potere della vitamina C e dei polifenoli contenuti negli ultimi limoni di Sicilia e nelle arance rosse, nei kiwi e nei pompelmi. E' utile anche l'avocado, da aggiungere alle insalate di spinacini freschi, perché fa meglio assimilare la vitamina K in essi contenuta. Aggiungiamo anche una manciata di semi di zucca, fonte di vitamina E anti coaguli. Beviamo con abbondanza, non solo acqua, ma centrifugati a base di sedano, succo di limone e banane, sempre con un pizzico di zenzero, che è decongestionante.

BANANE, AVENA E MANDORLE

Foto di Nati Melnychuk su Unsplash

Le banane sono una fonte di super energia, per questo vanno benissimo nei frullati e nei centrifugati. Se ti occorrono per rinforzare gli anticorpi, sceglile mature e tigrate. Se vuoi invece rigenerare il microbiota intestinale, scegli quelle poco mature.

Che sia in chicchi, in farina o in fiocchi, l'avena è sempre una potente fibra capace di inglobare in sé i grassi, prima che facciano schizzare i livelli di colesterolo; utile anche da aggiungere ai dolci, per evitare i famosi picchi glicemici che fanno impazzire il cuore. 

Le mandorle sono vere e proprie gocce di giovinezza, molto ricche di vitamina E, uno degli anti età più potenti. Per utilizzarle al meglio, consumale con tutta la loro pellicina marrone. Ma non esagerare, ne bastano tre o quattro a spuntino, non di più, altrimenti il conto calorico esplode. 


Fonte: Riza Alimentazione Naturale

mercoledì 1 febbraio 2023

LE DOMANDE DI FEBBRAIO

E' arrivato Febbraio, mese corto e amaro, secondo il vecchio detto, l'unico mese con meno di trenta giorni, da molti considerato il mese più freddo, ma non è esattamente così. In effetti Febbraio è il primo mese nel quale si comincia a vedere qualche piccolo segno di rinascita: nei climi più miti, addirittura, è proprio il mese in cui comincia a fiorire il mandorlo. Quindi non proprio corto e amaro, ma piuttosto, il primo con qualche segno di speranza nella nuova vita che sta per arrivare. Resta comunque il mese dedicato all'invisibile, quasi a ricordare tutti i semi che sono ancora sotto terra e non si vedono, mentre attendono dormienti il momento di venire alla luce. Un mese di speranza dunque, di attesa, di dolce e trepidante fiducia nel futuro.



MA PERCHE' FEBBRAIO HA 28 GIORNI (O 29)?

Nei primi calendari romani, il mese di Febbraio non c'era, e neanche Gennaio. L'anno partiva da Marzo (dedicato a Marte) e terminava con Dicembre (decimo mese). I primi mesi dell'anno erano dedicati alle divinità, Marte, Afrodite, Maia e Giunone, gli altri erano chiamati con il loro numero ordinale. Numa Pompilio, nel 713 a.C., stabilì l'aggiunta di due mesi in fondo alla lista, Januarius e Februarus, per cercare di far quadrare i conti con le stagioni ricorrenti. Nel 46 a.C. Giulio Cesare incaricò un valente astronomo egiziano di fare ordine nel calendario, e nello stesso anno il senato decise di dedicare l'ottavo mese ad Ottaviano Augusto e luglio a Giulio Cesare. Qualcuno fece giustamente notare che Agosto era di trenta giorni mentre Luglio era di trentuno, quindi venne tolto un giorno a Febbraio, e aggiunto ad Agosto, per pareggiare i conti. Questo è il calendario giunto fino a noi, con qualche piccola modifica compiuta da Gregorio XIII, nel 1582, a causa delle imprecisioni sull'inizio della primavera e sulla data della Pasqua cristiana. Dopo tanti studi, si stabilì di recuperare il ritardo accumulato saltando dal 4 ottobre al 15, e decidendo che febbraio avrebbe avuto 28 giorni invece di 29, tranne una volta ogni quattro anni. 



ANNO BISESTO, ANNO FUNESTO

Un'altra domanda che spesso ci facciamo è "Ma perché l'anno bisestile è considerato sfortunato"?

In origine era proprio Febbraio il mese visto un po' male, già dai nostri avi romani; infatti era il mese dedicato ai morti e ai riti funebri, decisamente poco allegro. In seguito si sottolinearono gli anni bisestili durante i quali erano accadute delle disgrazie: il grande incendio di Londra, nel 1666, l'arrivo della ghigliottina nel 1792, il Titanic nel 1912, lo tsunami nell'oceano indiano nel 2004. Anche alcuni assassinii illustri: Gandhi nel 1948, Martin Luther King e Bob Kennedy nel 1968, John Lennon nel 1980. Chi vuole per forza incolpare gli anni bisestili, fa notare che anche alcuni terremoti disastrosi sono avvenuti in quei momenti particolari: Messina nel 1908, Friuli nel 1976, Irpinia 1980.

Se però si guarda la storia dell'uomo con obiettività, si scopre che le disgrazie, purtroppo, avvengono in tutti gli anni, non solo in quelli bisestili, ma si sa, ognuno vede quello che vuole vedere.

Noi preferiamo la teoria della speranza, della luce che arriva, della fiducia nel futuro.

Buon febbraio a tutti!