sabato 26 maggio 2018

E SE LA PROSSIMA CASA FOSSE DI PAGLIA?

Non sto scherzando, è possibile, è ecocompatibile, è sicura, è calda, è più conveniente!

LA CASA DI PAGLIA
 Casa di paglia


Finalmente è arrivata anche in Italia, qualcuno comincia a farsi coraggio e a provarci, e via via le persone che decidono di costruire la propria casa di paglia, stanno aumentando.
I vantaggi sono parecchi, ma quello al quale guardiamo con più attenzione oggi, è il risparmio: si tratta di un buon 70/75% sui costi di muratura.
Ovviamente la muratura non è il costo più grande, quando si costruisce una casa, perché poi bisogna aggiungere le tamponature, gli impianti, la progettistica, e parecchie altre cose, chi ha costruito la propria casa lo sa.
Però a noi piace parlarne, perché diamo uno sguardo al risparmio globale, che questo tipo di casa permette; mi spiego meglio.
Se costruisci una casa con la paglia, come componente principale, con una struttura portante in legno, hai una casa completamente naturale, che è in perfetta sintonia con l'ambiente circostante, ovviamente se ti piace stare in campagna, altrimenti non staresti neanche qui a leggere, credo; inoltre puoi completarla con pannelli solari, che aiutano notevolmente a risparmiare, creando un habitat che, nel corso degli anni, ti permetterà di spendere molto, ma molto meno per il riscaldamento.


Costruire una casa di paglia

La paglia è un ottimo isolante naturale, e quando viene pressata, svolge anche una funzione di assorbimento di anidride carbonica e di inquinamento, lasciandoci all'interno un'aria più pulita

Senza parlare per niente della resistenza in caso di terremoto, la casa di paglia è una delle strutture più sicure al mondo, e in Italia recentemente stiamo assistendo davvero a spettacoli che non vorremmo mai vedere, per quanto riguarda le costruzioni in muratura, tirate su aggiungendo pezzi su pezzi, senza bilanciare, senza fare i calcoli appropriati, salvo poi doversi pentire amaramente.
Un altro vantaggio che non avresti mai immaginato, è dato dal fatto che le case in paglia sono molto resistenti; in Nebraska, che è un paese in cui questo tipo di case è molto frequente, ci sono case in legno che risalgono a molti secoli fa, prova del fatto che, opportunamente manutenute, riescono a durare molto tempo.

COME SI FA IL CIOCCOLATO?

Abbiamo parlato bene della cioccolata in un nostro post, ma alcune lettrici ci hanno chiesto di raccontare anche da dove viene, e come si fa, perché i loro bambini glielo chiedono.

Furono i Maya ad usare per primi i semi del cacao, dopo aver osservato le scimmie che si nutrivano dei frutti e scartavano i semi. I semi, che non passano inosservati, finivano per diventare cataste molto consistenti e fermentavano per alcuni giorni, liberando aromi molto accattivanti. Passavano ancora altri giorni e questi grandi semi si seccavano, cambiando colore, dal bianco originale, al rosso - marrone.

 I Maya chiamarono il cacao "Frutto degli dei", e sicuramente avranno avuto i loro buoni motivi, che non ci è dato conoscere. I frutti si chiamano Cabosse, e sono grandi come meloni.

All'interno del frutto, i semi di Cacao, molto grandi e carnosi, sono chiamati Fave; non sapremo mai che cosa è successo nel popolo dei Maya, e come sono arrivati alla conclusione che quegli stranissimi semi erano commestibili, ed avevano delle virtù eccezionali.

Basta pensare che l'albero del Cacao è alto fino a dieci metri, molto rigoglioso, e resiste alle inondazioni, alle alluvioni, alla calura, alla siccità, tipiche delle sue zone di origine; e tutte queste capacità, come si sa, sono già tutte racchiuse nel seme, che è il potenziale di una nuova pianta.

La cioccolata ha uno straordinario potere nutriente, grazie a proteine, lipidi, glucidi, sali minerali e vitamine del gruppo B, ma riesce anche ad influenzare l'umore, dona gioia, grazie alla sua speciale molecola, la serotonina, che sta alla base delle sensazioni di piacere. Ci sono poi tiramina, caffeina, teobromina e feniletilamina, utili contro la depressione e i disturbi causati dall'ansia.
Uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition, riporta un risultato strabiliante: venti grammi di cioccolato fondente somministrato ad un gruppo di pazienti obesi, per due settimane, hanno prodotto un significativo calo dei livelli di glicemia e della pressione arteriosa!

Ma abbiamo lasciato le fave di Cacao dei Maya a fermentare sul terreno, dimenticandoci di spiegare ai nostri bambini come si arriva alla cioccolata; ebbene, ancora oggi, i semi vengono lasciati fermentare per alcuni giorni, poi si fanno essiccare, spesso con l'aggiunta di calore artificiale, poi si può iniziare la lavorazione vera e propria del cacao, tramite spremitura per ottenere il burro del cacao, o tramite macinatura, per ottenere la polvere di cacao. Questi due elementi, il burro e la polvere, vengono in seguito ulteriormente lavorati, raffinati, combinati fra loro o con altri componenti, come ad esempio il latte, lo zucchero, le nocciole, e tutte quelle buone cose che sono dentro le tavolette che troviamo al supermercato.

Ma attenzione!
Per godersi tutte le qualità del cioccolato, senza incappare in qualche inconveniente, sarebbe bene limitarne sempre la quantità a due/tre quadretti al giorno, che sono venti o trenta grammi, e soprattutto scegliere sempre la varietà fondente, senza tante cose aggiunte in più.

A proposito di varietà fondente, fu un certo Rudolph Lindt, nel 1869, a creare questa squisitezza, grazie ad una lavorazione particolare, chiamata Concaggio. Ancora oggi, la Lindt segue tutte le fasi della lavorazione, dalla maturazione di ogni singola fava, al raccolto, all'essiccazione, alla produzione, con una cura quasi maniacale, cosa che si può facilmente dedurre quando si assaggiano queste specialità.


lunedì 7 maggio 2018

CAMMINARE, CAMMINARE, CAMMINARE.

Camminare

Ne parliamo tanto, ma Camminare resta la nostra arma più forte contro tanti nemici della nostra salute. Quindi ne parleremo ancora, visto che abbiamo scoperto che la rivista Neurology, che si occupa di malattie neurologiche, appunto, come anche psichiche e nevrotiche, ha pubblicato un articolo redatto sulla base di una ricerca svolta dalle migliori menti dell'Università di Pittsburgh; indovinate a quali conclusioni sono arrivati?
"Il rischio di arrivare alla compromissione cognitiva, si dimezza semplicemente camminando, in particolare percorrendo un solo chilometro ogni giorno"!
In parole più semplici, la mente rimane funzionante più a lungo, se camminiamo, semplice no?
Già questa semplice affermazione dovrebbe farci riflettere molto, moltissimo.
Camminare
Quanto ci teniamo a mantenere efficiente la nostra mente?
Quanto ci dà fastidio pensare di non essere più in grado di ragionare come si deve?
Almeno per quanto mi riguarda, il fatto di poter pensare con la mia testa, ricordare le cose importanti, riconoscere le persone intorno a me, soprattutto quelli che amo di più, questi sono gli elementi fondamentali di una serena terza età, senza i quali non so proprio dove andrei a sbattere la testa.
Questo è importantissimo, ancora di più per chi, come me, ha avuto o ha a che fare con un malato di Alzheimer: nessuno può comprendere, se non ci è passato, il dolore che si prova a vedere tuo padre o tua madre, che non ti riconosce, e nessuno può comprendere la disperazione della persona malata, che perde tutti i suoi punti di riferimento, e non trova più le persone che amava...
Direi proprio che è importante... tu che ne pensi?
Camminare
Un'altra ricerca, questa volta condotta dai ricercatori dell'Università di Cambridge, pubblicata sul Giornale Internazionale dell'Epidemiologia, ha stabilito anche che camminare per almeno mezz'ora al giorno, o svolgere una leggera, comparabile, attività fisica, per cinque giorni alla settimana, ci restituisce un'aspettativa di vita in più, di ben il 19%!

E allora? Ti basta?

Se non ti bastasse, ti do altri cinque buoni motivi, tratti dal Giornale dell'Osteopatia:
- Camminare permette la rigenerazione ossea, e previene l'osteoporosi;
- Camminare stimola la maggiore irrorazione dei vasi periferici, e previene il gonfiore delle gambe e delle caviglie, e persino le varici;
- Camminare ci fa consumare energia; in movimento, il nostro corpo attinge alle sue riserve di grasso, aiutandoci a dimagrire e a mantenere in funzione un metabolismo sano e funzionale;
- Camminare scioglie la tensione e lo stress. L'attività fisica stimola il sistema ortosimpatico, una delle tre parti del nostro sistema nervoso, che reagisce a situazioni di tensione, trasformando lo stress in azione positiva;
- Camminare migliora il respiro; per le situazioni in cui ci si trova spesso in affanno respiratorio, camminare regolarmente permette di stabilizzare la situazione consumando meno ossigeno.
Camminare

E adesso, tutti a camminare!
Altrimenti non so proprio che cos'altro fare!!! 😅😅😅